Dalle colonne di “The Lancet”, la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) chiama a raccolta i Rettori delle università italiane e chiede loro pieno l’impegno di aderire al Manifesto “University Rectors for All” (U4ALL), pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica[1]. Il documento porta la prima firma del professore Alessandro Miani, presidente SIMA ed è stato presentato questa mattina a Roma, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, alla presenza, tra gli altri, di Gaetano Manfredi, Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), Mario Turco, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e Pierpaolo Sileri, Vice Ministro della Salute. L’evento è stato realizzato sotto l’egida della CRUI e della Cattedra Unesco “Educazione alla Salute e Sviluppo Sostenibile”.
La call for action al mondo accademico ha un obiettivo chiaro e risponde alla richiesta inoltrata da “The Lancet” stesso in occasione delle giornate di protesta globale dei Fridays for Future guidati da Greta Thunberg: “E’ necessario – spiega Alessandro Miani – promuovere l’applicazione dell’Accordo di Parigi e le raccomandazioni dell’IPCC (Inter-governmental Panel on Climate Change delle Nazioni Unite) contenendo l’aumento della temperatura del pianeta al di sotto degli 1,5 °C. È per questo che chiediamo a tutti i Magnifici Rettori della CRUI di siglare l’iniziativa, impegnandosi a seguire nelle proprie università un impegno concreto su questa strada, affrontando il tema del cambiamento climatico in ogni corso”.
“La salvaguardia dei cambiamenti climatici e la tutela dell’ambiente e della salute richiedono un’urgente transizione da una modello economico di crescita lineare a una economia di tipo circolare. Affinché quest’ultima non diventi una mera propaganda ambientalista occorre che si traduca in convenienza economica. Per il raggiungimento di questo importante obiettivo è necessario che si sviluppi, oltre a un radicale cambiamento culturale delle imprese e dei consumatori, un idoneo processo innovativo dei materiali da utilizzare nei processi produttivi. Importante, pertanto, per l’affermazione di questo nuovo modello economico è il ruolo delle istituzioni scolastiche e universitarie che dovranno aggiornare e sviluppare nuovi percorsi formativi”, sostiene Mario Turco, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ad aprire i lavori della conferenza stampa il videomessaggio di Maria Neira, Direttore Dipartimento di Salute Pubblica e di Determinanti Ambientali e Sociali della Salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: “Siamo molto felici che i Rettori delle università italiane siano i primi a raccogliere, per il tramite della SIMA, il nostro invito a inserire il tema dei determinanti ambientali e sociali della salute nei loro corsi di laurea e post-laurea, a partire dalle scuole di medicina così come negli altri corsi di laurea, specializzazioni e master universitari. L’importanza della salubrità dei luoghi, dell’aria e delle acque sulla salute dell’uomo è un argomento traversale che coinvolge diversi ambiti del sapere e delle professioni: è quindi fondamentale che i futuri laureati ricevano un’adeguata preparazione sul tema ‘ambiente-salute’ per sviluppare le necessarie conoscenze e sensibilità. L’OMS non farà mancare il suo supporto culturale e scientifico a questa lodevole iniziativa e ci auguriamo che anche le assemblee dei Rettori a livello europeo e internazionale possano seguire questo esempio”.
Ai Magnifici Rettori che decideranno di aderire al programma “per l’ambiente e la salute” è richiesto di sottoscrivere i seguenti 6 punti del Manifesto “University Rectors for All – U4ALL”:
- operare pro-attivamente nelle proprie università perché il tema del cambiamento climatico e delle sue conseguenze sullo stato di salute del pianeta e degli esseri viventi riesca ad “informare” ogni corso di laurea o post-laurea;
- coinvolgere nell’iniziativa le comunità scientifiche di riferimento;
- collaborare con SIMA per promuovere la diffusione di una cultura della sostenibilità, attraverso l’organizzazione di eventi informativi o formativi;
- valutare l’implementabilità di uno specifico curriculum (con attribuzione di CFU), predisposto da SIMA in collaborazione con l’OMS, dedicato ai determinanti sociali e ambientali della salute, per gli studenti di Medicina e di altri corsi di laurea scientifici, quali Biologia, Biotecnologie, Chimica, Ingegneria o Scienze Ambientali;
- sostenere la realizzazione di studi e ricerche in diverse discipline (architettura sostenibile, economia, produzione industriale, agricoltura, epidemiologia, chimica e medicina) per favorire il necessario trasferimento di conoscenze dall’ambito scientifico ai decisori, affinché il mondo accademico sia pienamente coinvolto nel processo partecipativo che deve riunire l’intera società civile per assicurare un futuro alla nostra terra e alle nuove generazioni;
- ospitare conferenze e convegni che SIMA potrà predisporre in coordinamento con le università, per coinvolgere l’opinione pubblica e spingere i decisori a compiere i decisivi progressi verso gli adempimenti dell’Accordo di Parigi e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
“La gravità delle patologie indotte dall’inquinamento ambientale impone a tutti noi una sorveglianza altissima. La CRUI vuole sostenere la battaglia dei medici e dei ricercatori per ridurre al massimo l’impatto degli inquinanti sull’uomo, preparando curricula di studio idonei per gli operatori sanitari di oggi e di domani. Questa è una occasione straordinaria per presentarci uniti in una rete virtuosa che ci permetta di trovare presto soluzioni intelligenti e innovative nel rispetto dell’economia globale e dello sfruttamento sostenibile delle risorse del pianeta”, sottolinea Gaetano Manfredi, Presidente di CRUI.
“Nel corso del prossimo quinquennio, con il Green Deal per l’Europa, la Commissione europea darà rinnovato impeto a iniziative cruciali per l’ambiente e la salute: dall’ambizione ‘Zero Inquinamento’, alla neutralità climatica entro il 2050, passando per un nuovo piano d’azione per un’economia veramente circolare e una strategia per la biodiversità che ristabilisca la perduta alleanza con la natura come fonte primaria di benessere e salute”, dichiara Veronica Manfredi, Direttore Divisione Qualità della Vita, DG Environment della Commissione Europea. “Saranno moltissimi gli spunti di lavoro per quanti desiderano consacrare la propria vita professionale a creare un futuro in cui siano in migliore salute sia gli uomini che il pianeta terra. Salutiamo dunque con entusiasmo questa eccellente iniziativa dei Rettori Italiani per la Salute e l’Ambiente: anche in questo modo si accompagna un futuro migliore, con occupazione e più benessere per tutti”.
“La Cattedra Unesco per l’Educazione alla Salute e allo Sviluppo Sostenibile ha, tra i suoi compiti strategici, l’individuazione di percorsi per limitare l’effetto negativo degli inquinanti ambientali. Lavorare in sinergia con SIMA e con il supporto della CRUI ci permetterà di raggiungere gli obiettivi di ricerca di un equilibrio tra salute umana e sostenibilità ambientale con maggiore efficacia”, afferma Annamaria Colao, Cattedra Unesco per l’Educazione alla Salute e allo Sviluppo Sostenibile.
“L’iniziativa promossa da SIMA va nella direzione indicata dall’OMS che sta facendo ogni sforzo possibile per chiedere un pieno coinvolgimento delle Istituzioni e della società sul tema dei determinanti ambientali e sociali della salute. Il programma ‘SIMA U4ALL’ si lega strettamente anche al ‘Lancet Countdown on Health and Climate Change’, che mira a monitorare – attraverso indicatori specifici – i progressi compiuti nel mondo e gli sforzi da potenziare per il contrasto al cambiamento climatico e la mitigazione dei suoi effetti sanitari e il cui rapporto annuale sarà presentato a Londra il prossimo 18 novembre“, conclude Prisco Piscitelli, Vice Presidente SIMA.
[1] The Lancet N.1026, Vol. 394 https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(19)31340-6/fulltext?rss%3Dyes