Prenderà il via mercoledì 16 ottobre – e proseguirà fino a domenica 20 – l’esercitazione nazionale sul rischio vulcanico “Exe Flegrei 2019”, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Regione Campania, in collaborazione con i Comuni della zona rossa dei Campi Flegrei, con la Prefettura di Napoli, con le strutture operative e i centri di competenza del Dipartimento (INGV, Centro Studi PLINIVS-LUPT e CNR-IREA); parteciperanno, inoltre, le Regioni e le Province Autonome gemellate con i Comuni coinvolti.
L’esercitazione, che avrà luogo durante la Settimana nazionale di protezione civile, è stata presentata alla stampa questa mattina, presso la sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia, dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dal Prefetto di Napoli, Carmela Pagano, dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli e dal Direttore Generale dell’INGV, Maria Siclari.
Con il coinvolgimento di circa 1000 operatori del Servizio Nazionale di Protezione Civile, “Exe Flegrei 2019” si svolgerà nei territori dei Campi Flegrei con l’obiettivo di testare le attività connesse alla pianificazione di protezione civile per il rischio vulcanico nell’area, in un contesto esercitativo che vedrà la partecipazione attiva dei Comuni della zona rossa dei Campi Flegrei, di tutti i settori regionali (protezione civile, sanità, trasporti), nonché il contributo di tutte le strutture e istituzioni coinvolte nella pianificazione nazionale.
Lo scenario esercitativo simulerà la variazione dei parametri di monitoraggio e il verificarsi di fenomenologie tali da determinare un passaggio dallo stato attuale del vulcano al rischio di eruzione; al contempo sarà simulato il processo di valutazione tecnico-scientifica propedeutica alla variazione dei livelli di allerta da parte del Dipartimento su indicazione della Commissione Grandi Rischi. Le attività addestrative, nella giornata del 19 ottobre, si concentreranno in particolare sui test di allontanamento della popolazione residente nei comuni della zona rossa flegrea.
Uno specifico momento esercitativo sarà dedicato alla salvaguardia dei beni culturali.
Durante l’esercitazione, inoltre, è in programma la Campagna di comunicazione nazionale per le buone pratiche di protezione civile “Io non rischio” declinata per l’occasione sul rischio vulcanico. Sabato 19 ottobre i volontari e le volontarie di protezione civile saranno presenti, con i gazebo “Io non rischio”, nei Comuni della zona rossa che partecipano all’esercitazione per informare la popolazione sul vulcano e sulle sue fenomenologie, sul sistema di allertamento e sul piano nazionale di protezione civile.
“Faremo una esercitazione anche in futuro e sicuramente quando avremo ulteriormente elaborato il piano per l’evacuazione nell’area vesuviana faremo ulteriori test,” ha dichiarato Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione civile, parlando dei rischi vulcanici legati alla zona vesuviana, a margine della presentazione di”Exe Flegrei 2019″. “Ricorderete l’esercitazione Mesimex nel 2006. Ora abbiamo voluto testare quest’esercitazione nell’area dei Campi flegrei perché anche i campi flegrei sono per noi motivo di attenzione“. “Di pianificazione del Vesuvio e dei Campi flegrei si parla dal 1984, oggi siamo nel 2019 e la tecnologia ha fatto passi da giganti, dobbiamo cavalcare questa tecnologia“. “Dall’anno prossimo attiveremo il sistema con la piattaforma nazionale per la allertamento della popolazione con It Alert, strumento con cui allerteremo direttamente i cittadini“.
“Dal punto di vista del rischio vulcanico, la Campania e Napoli-Campi Flegrei sono aree molto rilevanti,” ha proseguito Borrelli. “L’esercitazione è l’iniziativa più importante per chiudere la settimana della protezione civile, un’iniziativa pensata per parlare e mettere a fuoco diverse attività e per diffondere la cultura di prevenzione e conoscenza rischi“.
L’esercitazione inizierà il 16 ottobre, con la simulazione dei “segni premonitori” del risveglio del vulcano.
Il giorno dopo sarà convocata la Commissione Grandi rischi, per innalzare il livello d’allerta e il 18 ottobre avrà luogo il test sulla pianificazione delle misure.
L’ultimo giorno è quello dedicato all’evacuazione dei cittadini che prenderanno parte all’esercitazione nei comuni di Napoli, Pozzuoli, Monte di Procida, Quarto e Marano di Napoli.
“L’esercitazione servirà a verificare l’efficacia del piano di evacuazione che è stato messo a punto dalla Protezione civile nazionale con la collaborazione della Regione, delle associazioni di volontariato e dei Comuni interessati,” ha spiegato Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. “Parliamo di un’area, quella flegrea, che coinvolge mezzo milione di abitanti: l’esercitazione della prossima settimana servirà a sperimentare l’efficacia del programma di evacuazione della popolazione, programmi di mobilità, di sgombero degli ospedali“. “Si è lavorato anche a una ipotesi di pianificazione con le strutture sanitarie, perché evacuare un ospedale è uno dei problemi più difficile da affrontare. Si tratta di ipotesi e simulazioni di evacuazioni per avere per lo meno uno schema“. “Vorremmo che arrivasse messaggio chiaro: sono questioni da non sottovalutare a cui rapportarsi con serenità e rigore perché se emergono problemi sono seri e richiedono ordine di ognuno“. “Vorrei che fosse ancora più chiaro – ha proseguito – Le informazioni di base per sapere dove andare in caso di evacuazione dovrebbero avere già diffusione di massa“. “Per quanto ci riguarda come Regione, abbiamo lavorato intensamente in questi mesi, aiutato i Comuni con circa 5 milioni e abbiamo dovuto recuperare il tempo perso perché non tutti i Comuni erano dotati del piano di evacuazione. Alle associazioni di volontariato distribuito 120 mezzi per 10 milioni di euro e altre risorse sono state stanziate per la valutazione sismica di ospedali ed edifici più sensibili“. “Il valore di questa esercitazione e’ anche questo: far crescere la sensibilizzazione nei cittadini su questo problema – ha concluso De Luca – Noi ci auguriamo tutti di no dover affrontare emergenze, ma e’ chiaro che dobbiamo prepararci con molto senso di responsabilità“.