L’Italia alla volta del Sole: con la missione Solar Orbiter dell’Esa, quando l’Europa andrà a guardare come mai prima d’ora i poli della nostra stella più grande, anche il nostro Paese sarà in prima linea nella nuova missione spaziale. Tra gli strumenti del carico scientifico di Solar Orbiter, l’lnaf, con il supporto di Asi – e con contributi da Germania e Repubblica Ceca- hanno infatti realizzato il coronografo Metis e la Data Processing Unit di Swa-Solar Wind Analyzer che voleranno verso il Sole a bordo della sonda europea.
Ad accendere i riflettori sulla Solar Orbiter, su Metis e sulla partecipazione italiana alla missione europea, il cui lancio è previsto il 5 febbraio 2020, è stata l’Agenzia Spaziale Italiana che ha realizzato il suo tradizionale SpaceTalk alla Maker Faire 2019, apertasi oggi alla Fiera di Roma.
Nel padiglione 7, interamente dedicato all’aerospazio, l’Asi ha riunito questa mattina gli scienziati dell’Agenzia Spaziale Italiana – Marco Stangalini (Metis projetc scientist), Denise Perrone (Swa project scientist), Mario Salatti ( Program manager data processing unit del Solar Wind analyzer) e Marco Castronuovo ( Metis program manager) – per un brainstorming sulla missione con i rappresentanti delle imprese Danilo Morea (Metis e data processing unit) di Hbo Italia, l’azienda mandataria del consorzio temporaneo, e Stefano Cesare di Thales Alenia Space Italia , azienda mandante del consorzio.
“Con questa missione ci aspettiamo, tra l’altro, di studiare la generazione e l’accelerazione del vento solare, che è pieno di particelle cariche, per conoscere meglio i fenomeni che ci aiuteranno ad ottenere modelli predittivi di space weather ancora più affidabili” ha spiegato Stefano Cesare di Thales Alenia Space Italia. Sul nostro pianeta, hanno ricordato gli esperti, ci sono milioni di strumentazioni strategiche di Tlc e Ict, “avere modelli predittivi di Space weather più affidabili limiterà i rischi di black out sulla Terra che può provocare il vento solare che è un fenomeno ciclico” ha sottolineato Danilo Morea di Hbo Italia.
Solar Orbiter impiegherà circa tre anni e mezzo per raggiungere l’orbita operativa intorno al Sole e si avvicinerà alla nostra stella fino ad una distanza di 43 milioni di chilometri, meno dei 6,2 milioni di chilometri di distanza cui giungerà la missione cugina della Nasa Parker Solar Orbiter, ma Solar Orbiter sarà la prima missione a “guardare” i poli del Sole.
Durante la missione di sette anni, gli strumenti misureranno il plasma del vento solare, i campi elettromagnetici e le particelle energetiche in una zona abbastanza vicino al Sole “dove sono ancora relativamente incontaminati e le loro proprietà non sono state modificate dai successivi processi di trasporto e propagazione” hanno spiegato gli esperti dell’Asi. Partecipare a questa missione intorno al Sole, per le industrie italiane coinvolte e per la space economy italiana “rappresenta un passo avanti tecnologico strategico per la competitività – nazionale e internazionale- del sistema industriale italiano del settore spaziale” hanno rimarcato infine i manager di Hbo Italia e Thales Alenia Space Italia.