Trattamento acqua e riscaldamento: la chiave del risparmio

Trattare l’acqua domestica è la chiave del risparmio in termini di diminuzione della dispersione di energia e di risparmio economico
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AQUA ITALIA – l’Associazione Costruttori Trattamenti Acque Primarie federata ANIMA Confindustria – consiglia di attivare le consuete prassi per il corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento in vista della prossima accensione. Oltre alla pulizia periodica delle caldaie è necessario verificare l’efficienza energetica di tutto l’impianto.

Per la messa a punto sono necessari interventi poco invasivi come la filtrazione, il condizionamento chimico e l’addolcimento. Con il trattamento dell’acqua infatti è possibile un recupero di efficienza delle caldaie tra il 15 e il 17% all’anno cui aggiungere il 5-6% sul circuito di riscaldamento.

Se la caldaia è in condizioni ottimali – spiega Lauro Prati, Presidente di Aqua Italia – ma negli impianti sono presenti depositi di calcare e fanghi, l’efficienza termica ed energetica ne risentirà molto. Se i termosifoni sono caldi per metà a causa della presenza di depositi, avrò una barriera allo scambio termico e quindi sarà necessario tenerli accesi più del dovuto per ottenere la temperatura desiderata.”

Se poi, – aggiunge Prati – nel circuito di acqua sanitaria vi è depositato del calcare, anch’esso isolante termico, sarà necessario tenere accesa per più tempo la caldaia per portare l’acqua alla temperatura desiderata. Il risultato è maggiore inquinamento e aumento dei costi per l’utente”.

Trattare l’acqua domestica, quindi, è la chiave del risparmio in termini di diminuzione della dispersione di energia e di risparmio economico, circa -20% sulla bolletta dell’energia (gas e luce), con conseguente beneficio per l’ambiente.

Inoltre ricordiamo che le soluzioni di trattamento acqua sono comprese nel Bonus Fiscale e nell’Ecobonus 2019 e con l’entrata in vigore del nuovo decreto interministeriale sull’efficienza energetica degli edifici (giugno 2015), tra i vari requisiti minimi che deve possedere un edificio nuovo o riqualificato, è imposto l’obbligo del trattamento dell’acqua del circuito di riscaldamento e dell’impianto sanitario proprio per garantire una migliore efficienza e un minore impatto ambientale.

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