L’isola di Aruba è piena di meravigliose spiagge e ha una storia gloriosa, che la rendono uno dei Paesi più culturalmente diversi e affascinanti dei Caraibi. La piccola isola nel Mar dei Caraibi è lunga circa 33km ed ampia 9km ed è stata colonizzata intorno all’anno 1000 da persone proveniente dall’attuale Venezuela. Gli indios Caiquetio alla fine sono stati sostituiti dai conquistatori spagnoli, che nel XVII secolo sono stati sostituiti dai conquistatori olandesi. Ecco perché la maggior parte degli abitanti di Aruba parla olandese insieme al papamiento. Aruba, dunque, è uno dei 4 Paesi, insieme a Paesi Bassi, Curaçao e Sint Maarten, che costituiscono il Regno dei Paesi Bassi. Dopo una lunga campagna del politico arubano Gilberto “Betico” Croes negli anni ’70, l’isola è diventata autonoma nel 1986. Tuttavia, i suoi abitanti rimangono cittadini olandesi.
Aruba è uno dei Paesi più diversi dei Caraibi
Aruba ha una grande diversità etnica nonostante la piccola popolazione. Ci sono oltre 90 diverse nazionalità tra i suoi 100.000 abitanti, come haitiani, dominicani e colombiani, che hanno plasmato la cultura e la cucina di Aruba. Non ci sono grandi città, ma 6 distretti: Noord, Oranjestad, Paradera, San Nicolas, Santa Cruz e Savaneta. La maggior parte delle persone vive ad Oranjestad o San Nicolas.
La bandiera nazionale cattura la storia dell’isola
La campagna di Croes ha dato ad Aruba anche la sua bandiera nazionale e il suo inno nazionale “Aruba Sweet Land”, che gli arubani celebrano ogni anno il 18 marzo. Lo sfondo blu della bandiera rappresenta il mare e la stella rossa rappresenta i quattro punti cardinali, simboleggiando le nazionalità che hanno chiamato l’isola “casa”, mentre le strisce gialle denotano l’autonomia di Aruba all’interno del Regno dei Paesi Bassi.
I Paesaggi sono incredibilmente diversi
Per un’isola così piccola c’è un’enorme varietà di ecosistemi da esplorare, come paludi ricche di fauna, coste vulcaniche e dune di sabbia disseminate di cactus ed aloe. Quest’ultima, popolare tra i prodotti di bellezza, rappresenta una delle maggiori esportazioni dell’isola.
Le sue spiagge sono tra le migliori del mondo
Naturalmente, ogni viaggio ai Caraibi non è completo senza una giornata in spiaggia. Aruba ha tantissime splendide spiagge di sabbia bianca, come Andicuri, Arashi, Eagle e Palm. Ci sono anche opzioni più appartate all’interno dell’Arikok National Park.
Quasi un quinto di Aruba è parco nazionale
L’Arikok National Park occupa circa 8.000 acri di natura protetta. A nord, le Ayo Rock Formations offrono viste panoramiche dell’isola. Le Casibari Boulders, in particolare, sono considerate sacre per gli indios Caiquetio, le cui pitture rupestri resistono ancora, vivide come il giorno in cui sono state dipinte millenni fa.
San Nicolas è la capitale culturale dell’isola
Il distretto più meridionale di Aruba, soprannominato Sunrise Side, è la capitale ufficiosa della cultura dell’isola. Le strade sono coperte di meravigliosi murales, opera di un mix di artisti di strada locali e internazionali, come Bon Truluv (Germania), Eduardo Kobra (Brasile) e Francis Sling (Curaçao). Ogni anno l’isola accoglie una comunità internazionale di artisti per l’Aruba Art Fair.
La cucina di Aruba ha un’influenza globale
Ci sono centinaia di ristoranti ad Aruba con ogni cucina etnica possibile e immaginabile, da quella brasiliana a quella peruviana, da quella giapponese a quella mediterranea. I piatti arubani tradizionali includono pan bati (focaccia con farina di mais), carni stoba (stufato di manzo) e keshi yena (formaggio ripieno). Come la maggior parte delle isole caraibiche, i prodotti ittici sono buonissimi, con la possibilità di gustare i piatti arubani davanti ad una meravigliosa vista dell’oceano.