Lunedì 11 novembre, avverrà un raro evento astronomico: il transito del pianeta Mercurio davanti al disco del sole. Si tratta di un evento relativamente raro da vedere dalla Terra. Dalla nostra prospettiva, sono possibili solo i transiti di Mercurio e Venere. Questo evento sarà il 4° di 14 transiti di Mercurio che si verificheranno nel XXI secolo. I transiti di Venere, invece, si verificano in coppia, con oltre un secolo a separare ciascuna coppia.
Mercurio impiegherà quasi 5 ore e mezza a passare davanti al sole. Il transito sarà ampiamente visibile dalla Terra: in particolare, potranno ammirare l’evento l’Europa, le Americhe, la Nuova Zelanda, l’Africa, l’Asia occidentale, l’Atlantico e il Pacifico. Non sarà visibile, invece, nell’Asia centrale e orientale, in Giappone, Indonesia e Australia. Il transito inizierà alle 13:35 (ora italiana) e terminerà alle 19:04, quindi dopo il tramonto. In Europa, Africa, Asia occidentale e Medio Oriente, dunque, Mercurio apparirà ancora sul disco solare quando svanirà al di sotto dell’orizzonte. Il primo contatto si avrà quando il disco di Mercurio toccherà per la prima volta il “bordo” orientale del sole (ore 13:35). Impiegherà circa due minuti a spostarsi completamente sul disco del sole (ore 13:37). Il momento migliore del transito sarà quando Mercurio apparirà più vicino al centro del sole (alle 16:19). Il terzo contatto si avrà quando il bordo anteriore di Mercurio raggiungerà il bordo occidentale del sole (ore 19:02). Due minuti dopo, Mercurio lascerà completamente il disco solare (quarto contatto alle 19:04).
Mercurio apparirà come un punto nero con un diametro di circa lo 0,5% di quello del sole. Quindi per osservare il transito è necessario un telescopio con un potere di ingrandimento di almeno 50 volte. Ma cosa molto più importante, sono indispensabili speciali precauzioni perché non bisogna mai guardare direttamente verso il sole con un telescopio. I requisiti necessari sono uguali a quelli per osservare le eclissi solari: speciali filtri solari da applicare al telescopio per proteggere gli occhi.
Peregrinazioni planetarie
Poiché l’orbita di Mercurio è inclinata di 7 gradi dal piano dell’orbita della Terra, la maggior parte delle volte in cui Mercurio arriva alla congiunzione inferiore – quando è tra la Terra e il sole – si sposta sopra o sotto il sole, senza attraversare il disco solare dalla nostra prospettiva terrestre. Ma in due punti lungo l’orbita di Mercurio, detti nodi, il pianeta attraversa il piano orbitale della Terra. Il nostro pianeta attraversa la linea dei nodi ogni anno l’8 o il 9 maggio e poi 6 mesi dopo il 10 o 11 novembre. Un transito può verificarsi quando una congiunzione inferiore di Mercurio avviene a pochi giorni da queste date.
Quando un transito avviene a maggio, Mercurio è vicino all’afelio, il punto della sua orbita più distante dal sole e più vicino alla Terra. Se Mercurio passa centralmente davanti al sole nel mese di maggio, la durata del transito può essere di quasi 8 ore. Quando il transito avviene a novembre, come nel caso di quest’anno, Mercurio sarà vicino al perielio, il punto della sua orbita più vicino al sole ma più lontano dalla Terra, dove la sua velocità apparente è più alta. Per questo motivo, un transito centrale a novembre ha una durata di sole 5 ore e mezza.
I transiti di Mercurio non si verificano a caso. Ad intervalli di 13 e 33 anni, Mercurio e la Terra tornano quasi simultaneamente negli stessi punti delle loro rispettive orbite e quindi un transito si ripete spesso dopo un simile intervallo di tempo. Quindi, rispetto al transito del prossimo 11 novembre, possiamo tornare indietro nel tempo e trovarne uno 13 anni fa, l’8 novembre del 2006, e uno 33 anni fa, il 13 novembre del 1986. Il prossimo transito di Mercurio non si verificherà che il 13 novembre del 2032.