“Faticate ad abbassare i livelli di colesterolo? Ricorrere agli integratori potrebbe essere la soluzione giusta per voi. Anche perché, lo ricordo, l’ipercolesterolemia è una delle principali cause di rischio cardiovascolare“. E’ quanto scrive sulla propria pagina Facebook il dottor Vincenzo Liguori, biologo e nutrizionista.
Ecco quali sono i livelli di colesterolo – in mg/dl – raccomandati in base al proprio rischio cardiovascolare:
- 55 in caso di rischio elevato;
- 70 in caso di rischio alto;
- 100 in caso di rischio moderato;
- 116 in caso di rischio basso.
“Un corretto stile di vita e un’alimentazione equilibrata sono il modo giusto per raggiungere questi livelli, ma spesso non bastano. Ed è per questo che viene consigliato anche l’utilizzo di integratori, come ribadito nelle nuove linee guida per la gestione del rischio cardiovascolare stilate dalla European Society of Cardiology (Esc) e dalla European Atherosclerosis Society (Eas)“, precisa Liguori.
Quali sono gli integratori alimentari che riducono il colesterolo?
- FITOSTEROLI. I principali fitosteroli sono sitosterolo, campesterolo e stigmasterolo; si trovano naturalmente negli oli vegetali e in quantità minori nelle verdure, frutta fresca, noci, cereali e legumi. L’assunzione alimentare di steroli vegetali varia tra una media di 250 mg / die nel Nord Europa e circa 500 mg / die nei paesi del Mediterraneo. I fitosteroli competono con il colesterolo per l’assorbimento intestinale, modulando così la colesterolemia.
- MONAKOLINA DAL RISO FERMENTATO. Il riso rosso è una fonte di pigmento fermentato che ha comprovati effetti ipocolesterolemizzanti, correlati a un meccanismo simile alle statine e dovuti alle monacoline, ovvero l’ingrediente bioattivo. È stato osservato un effetto ipocolesterolemizzante clinicamente rilevante (fino a una riduzione del 20%) con i preparati RYR che forniscono una dose/die di 2,5-10 mg di monacolina K.
- FIBRA ALIMENTARE. Le fibre hanno un effetto di riduzione del TC e LDL-C. In particolare il ?-glucano, una fibra viscosa da avena e orzo. Gli alimenti arricchiti con queste fibre o integratori sono ben tollerati, efficaci e raccomandati per l’abbassamento di LDL-C. Il dosaggio necessario per ottenere una riduzione clinicamente rilevante dei livelli di LDL-C del 3-5% varia da 3 a 10 g al giorno in base al tipo specifico di fibra.
- SOIA. L’effetto ipocolesterolemizzante della soia è dovuto al suo contenuto di isoflavone e fitoestrogeni, che diminuisce con l’aumentare del grado di elaborazione della soia. Le proteine ??di soia sono inoltre in grado di indurre un modesto effetto di riduzione del LDL-C durante la sostituzione di alimenti proteici animali.
- POLICOSANOLO E BERBERINA. Il policosanolo è una miscela naturale di alcoli alifatici estratti in genere dalla cera di canna da zucchero. La berberina, invece, ha effetti sui lipidi plasmatici nell’uomo. La valutazione comparativa degli interventi con berberina e sullo stile di vita o sul placebo ha indicato che nel gruppo con berberina, i livelli di LDL-C e TG nel plasma erano ridotti in modo significativo rispetto al gruppo di controllo.
“Per tutte le informazioni necessarie sulla scelta del prodotto giusto, che rispetti i criteri di purezza e qualità di produzione e che quindi sia affidabile, è opportuno affidarsi ad un esperto“, conclude Liguori.