Acqua alta a Venezia, mozione bipartisan: completare al più presto il MOSE e risorse nella legge speciale

Acqua alta a Venezia, adesso tutti vogliono il Mose: gli ultimi aggiornamenti
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La mozione bipartisan sull’emergenza a Venezia a seguito dei danni causati dal maltempo chiede innanzitutto al governo di rifinanziare la legge speciale per il capoluogo veneto e di terminare il Mose entro il 2021. La mozione sara’ votata a breve dall’Aula della Camera. In tutto sono 10 gli impegni per l’esecutivo. Nello specifico, si impegna il governo “ad individuare le risorse per far fronte ai danni causati dal fenomeno dell’alta marea in tutti territori interessati: sia quelli riportati dalle infrastrutture pubbliche come rive, muri, ponti, parapetti, sia quelli che hanno colpito i privati, le abitazioni, i magazzini, le attivita’ economiche, applicando sgravi fiscali, contributi per il risarcimento dei danni subiti, la sospensione del pagamento dei tributi locali, strumenti di incentivazione delle donazioni; ad aggiornare e rifinanziare la legge speciale per Venezia, predisponendo un piano organico di interventi di manutenzione urbana diffusa, ecologica, infrastrutturale ed edilizia della citta’ storica per la salvaguardia della laguna di Venezia, avendo riguardo al suo recupero e mantenimento morfologico, che contempli ogni intervento urgente ed indifferibile, con particolare riferimento a Piazza San Marco e che risponda in modo adeguato ai molteplici problemi della citta’, richiamati nel citato “Dossier Venezia”, con specifica attenzione alle misure di limitazione degli affitti turistici e di promozione e di sostegno al ripopolamento della citta’”.

Claudio Furlan/LaPresse

E ancora, la mozione bipartisan su Venezia impegna il governo “a concludere nei tempi previsti, 31 dicembre 2021, il Mose, tenendo conto che la salvaguardia della citta’ di Venezia va necessariamente rapportata anche in relazione alle previsioni dell’innalzamento del livello del mare e va quindi verificato quali altri progetti possono essere sviluppati per l’adattamento ai cambi climatici; ad accelerare la realizzazione degli interventi di bonifica nel sito di interesse nazionale di Venezia Porto Marghera, di competenza del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, necessari alla protezione dall’inquinamento dell’ambiente lagunare, anche attraverso il completamento delle opere di marginamento delle macroisole finalizzato alla messa in sicurezza dell’area; ad estendere l’applicazione del cosidetto “Art bonus” al Comune di Venezia e agli altri territori ricompresi nella legge speciale per Venezia anche con riferimento ai beni ecclesiastici; ad istituire nella citta’ di Venezia un Centro Internazionale sui Cambiamenti Climatici, per valorizzare il patrimonio di conoscenze maturate da soggetti pubblici e privati, che porti avanti studi e ricerche sui temi della vulnerabilita’ e dell’adattamento ai cambiamenti climatici nell’ambito della salvaguardia della citta’ di Venezia”.

Claudio Furlan/LaPresse

Infine, la mozione unitaria impegna il governo “a completare l’elaborazione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) e aggiornare il contenuto in modo da dare al Paese una strategia nazionale di resilienza e obiettivi specifici di adattamento e mitigazione per i diversi contesti locali; a completare con urgenza il processo di digitalizzazione e pubblicizzazione dell’ingente patrimonio archivistico e bibliografico custodito a Venezia presso le istituzioni dell’alta formazione artistica danneggiate dalle eccezionali maree degli ultimi giorni, tutelandone i contenuti dalla vulnerabilita’ specifica dei singoli beni e del materiale ivi custodito, secondo gli impegni recentemente assunti dal Governo con l’approvazione della risoluzioni 7/00192 ed altre, in data 23 ottobre 2019; a predisporre con urgenza un piano straordinario di interventi espressamente finalizzato alla messa in sicurezza, alla tutela e alla conservazione del patrimonio culturale, storico, artistico, archivistico e bibliografico custodito a Venezia presso tutte le istituzioni artistiche danneggiate dalle eccezionali maree degli ultimi giorni; ad acquisire elementi in ordine alle condizioni ambientali, nonche’ di sicurezza degli impianti di GPL siti in localita’ Val da Rio a Chioggia, al fine di verificare se le relative procedure di emergenza siano compatibili con la attuale localizzazione degli impianti; a valutare la possibilita’ di assumere iniziative che stimolino la ripresa economica sul modello delle zone economiche speciali”.

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