Resta alta l’attenzione in Emilia-Romagna, dove è attesa una nuova ondata di maltempo per il week end. Il nuovo evento si innesta sulla coda di quello appena concluso con alcuni corsi d’acqua, interessati dalle piene nei giorni scorsi, ancora strettamente monitorati, in particolare Idice e Reno nel bolognese, Panaro e Secchia in provincia di Modena.
Nel dettaglio, le previsioni meteo del Centro funzionale Meteo Arpae segnalano, per domani sabato 23 novembre, piogge persistenti, a tratti intense, sull’Appennino centro-occidentale, con valori medi attorno ai 40-50 mm in 24 ore. I picchi sul crinale appenninico potranno, però, raggiungere gli 80-100 mm, generando piene moderate nei corsi d’acqua. Sul fiume Secchia e sull’asta principale del Reno, potranno verificarsi superamenti di soglia 2 (codice arancione) anche nei tratti di valle, già nella notte fra sabato 23 e domenica 24, giornata in cui sono previste altre piogge proprio in pianura.
Il quadro idrologico si completa con la situazione del fiume Po nella pianura di Bologna e Ferrara che nelle prossime ore, come segnalato da Aipo, sarà in piena ordinaria (sopra la soglia 1) a Pontelagoscuro (Ferrara) e sopra la soglia 2 nell’area del Delta.
Sui crinali appenninici è previsto un aumento della ventilazione meridionale, con vento medio attorno ai 65-70 km/h e raffiche prossime ai 90 km/h.Si segnalano, inoltre, venti sostenuti orientali anche sulle zone di pianura occidentali, con vento medio compreso tra 50-60 km/h e frequenti raffiche prossime ai 70 km/h.
Sul mare Adriatico, si instaurerà, nel corso della giornata, una moderata ventilazione da sud-est che determinerà un aumento del moto ondoso fino a mare molto mosso in serata, con possibilità di mareggiate a causa di condizioni di alta marea in tutto il litorale (codice Giallo). In particolare, la nuova allerta prevede un codice Arancione per il rischio idraulico nella pianura emiliana orientale e costa ferrarese e nei bacini emiliani orientali e centro-occidentali (zone C, D, E, G) e il codice Giallo sulla pianura emiliana centrale e sulla pianura e bassa collina occidentale (zone F, H).
Per quanto riguarda il vento, è codice Giallo sul crinale appenninico da Piacenza a Bologna, oltre alla collina e pianura occidentale (sottozone C1, E1, G1, G2, H1, H2). Infine, quanto al rischio idrogeologico (frane), è codice Arancione sui crinali e sulla collina centro occidentale (zone E, G), mentre è codice Giallo sulla montagna e collina emiliana centrale e in pianura e bassa collina emiliana occidentale (zone C e H). L’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in raccordo con Arpae E-R, seguirà l’evoluzione della situazione. Sulla costa, si segnalano situazioni di vulnerabilità in provincia di Forlì-Cesena, nel comune di Cesenatico, dove, in spiaggia, le dune arginali sono state rafforzate ma restano due varchi aperti a Valverde e Villamarina. Il Comune sta valutando la chiusura delle porte Vinciane per mettere al riparo il centro storico da eventuali allagamenti.
Dopo gli ultimi fenomeni di erosione, nel Riminese sono state rimodellate le dune preesistenti, col materiale disponibile sul posto. Sulla costa ferrarese, le difese in spiaggia al Lido di Volano sono state ripristinate in regime di somma urgenza; è in corso l’intervento a Lido di Spina, mentre è programmato quello a Lido delle Nazioni. Dissesti vari, riattivati dalle recenti piogge, sono presenti sull’Appennino piacentino (in particolare a Corte Brugnatella e Bobbio, con interessamento della viabilità), parmense e modenese. Di fronte a nuove piogge in vista, in provincia di Modena, va prestata attenzione anche al reticolo dei corsi pedemontani e dei canali, per l’impossibilità di scaricare acqua nel Secchia e nel Panaro. In provincia di Bologna, i fiumi da monitorare sono soprattutto l’Idice, nel territorio comunale di Budrio, dove il tamponamento della falla è recente, il Reno e il Savena Abbandonato.
I volontari ancora al lavoro sono concentrati in provincia di Bologna. All’opera nella giornata odierna ci sono 32 squadre (121 volontari) impegnati nella pulizia di locali privati, strade, cantine e spazi allagati a Budrio, nel supporto dei Comuni e dei Vigili del fuoco e nell’assistenza alla popolazione e gestione delle attività emergenziali. In tutto il territorio sono in corso sopralluoghi tecnici per verificare le conseguenze delle piene dei giorni scorsi, con schede di rilevazione dei danni che serviranno a sostanziare la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza per tutta la regione.