È quasi pronto il varo di Trireme, la start-up innovativa che nascerà dalla collaborazione tra Sersys Ambiente, tra le aziende leader in Italia nel settore dei servizi ambientali, e il Dipartimento di Chimica della Università di Roma Sapienza, con il supporto di due ricercatrici esperte nel settore del biomonitoraggio ambientale. Il nome della società, che ricorda le efficienti imbarcazioni inventate dai greci e poi usate dai romani, è l’acronimo di Technologies for Reliable and Innovative REMEdiation. La società sarà infatti specializzata nello studio, progettazione, realizzazione e monitoraggio di soluzioni impiantistiche all’avanguardia per la bonifica di siti inquinati e il trattamento di acque reflue contaminate.
Trireme si muoverà a 360° nel settore delle bonifiche, fornendo consulenze strategiche e tecnologiche che consentano ai committenti di individuare e poi implementare la soluzione più adatta a ciascun caso specifico, con un monitoraggio continuo ante, durante e post opera utile a verificare l’efficacia degli interventi e lo stato dell’ambiente dopo le attività di risanamento.
“L’avvio di questa attività – ha dichiarato Marco Steardo, Amministratore Delegato di Sersys Ambiente – è la conferma dei risultati di un percorso di collaborazione con il Dipartimento di Chimica dell’Università di Roma Sapienza nato diversi anni fa. Lavorare fianco a fianco con un’eccellenza accademica è per Sersys un’occasione di grande crescita. Ora metteremo a disposizione di Trireme tutta la nostra esperienza nel campo della consulenza e dell’ingegneria ambientale per far sì che possa navigare verso il successo”.
“Dopo tanti anni dedicati alla ricerca e allo sviluppo di approcci innovativi per la bonifica di siti inquinati – ha dichiarato il Prof. Marco Petrangeli Papini, uno dei proponenti accademici della costituenda start up – abbiamo deciso di mettere a frutto l’esperienza maturata nella soluzione di problemi reali e soprattutto nel caso di siti complessi. Affronteremo questa sfida, insieme agli amici di Sersys con i quali abbiamo condiviso anni di intensa collaborazione, attraverso la applicazione dei più moderni sistemi di caratterizzazione per la selezione delle tecnologie più appropriate, anche dal punto di vista della “sostenibilità”, sia essa ambientale, che sociale ed economica”.