Una profondissima depressione si è proiettata dall’area artica nel Mare del Labrador, sviluppando un intenso ciclone bomba. Le immagini satellitari sono davvero impressionanti (vedi mappe nella gallery scorrevole in alto, a corredo dell’articolo). Le analisi hanno svelato una pressione centrale di circa 968hPa con un gradiente di pressione molto forte nel suo quadrante sudoccidentale. Molto probabilmente si è sviluppata la caratteristica della sting jet con venti di intensità da uragano estremamente forti. Inoltre, si sono sviluppate notevoli onde, che forse hanno superato i 18 metri!
Le immagini satellitari mostrano un ciclone molto grande con un fronte occluso che circonda il suo centro. I principali fronti freddi/caldi si espandono dalla Groenlandia meridionale sull’Islanda e curvano verso sud-sudovest in direzione delle Azzorre. Da notare ancora diversi cicloni a piccola scala all’interno del nucleo di quello principale. Nell’immagine satellitare zoomata del nucleo del ciclone, si può vedere una diffusa massa d’aria marittima che produce una convezione superficiale con numerosi rovesci lungo il fronte occluso e all’interno del nucleo.
Le simulazioni delle raffiche di vento del modello GFS suggeriscono che i venti resteranno estremamente forti fino alle ore serali e notturne, mentre si indeboliranno gradualmente con il tempo entro la mattina di domani, mercoledì 20 novembre. Il campo di vento generale, tuttavia, resterà ampio. Sulla traiettoria del ciclone nei prossimi giorni, il modello GFS suggerisce che il sistema continuerà a muoversi verso sud-est nel Nord Atlantico e raggiungerà l’Irlanda entro giovedì 21 novembre. Il ciclone si indebolirà con il tempo ma rimarrà grande, probabilmente sviluppando enormi onde verso le isole. Si prevedono grandi onde verso l’Irlanda nei prossimi giorni.
