Secondo una ricerca condotta da esperti brasiliani e francesi, pubblicato su “Scientific Reports“, gli incendi che stanno devastando la foresta pluviale amazzonica potrebbero avere un ruolo nel processo di scioglimento dei ghiacciai delle Ande. Secondo gli autori, la combustione di biomassa rilascia aerosol, come il black carbon, che può raggiungere il ghiacciaio boliviano dello Zongo: le particelle si depositano sulla neve e accelerano lo scioglimento dei ghiacciai andini. Lo strato nevoso riflette meno luce e quindi assorbe più calore, sciogliendosi più velocemente.
Gli scienziati hanno studiato i dati registrati tra il 2000 e il 2016 relativi a incendi, spostamenti del fumo, precipitazioni e scioglimento dei ghiacciai: focalizzando la loro attenzione sugli anni 2007 e 2010 (quando si sono verificate le stagioni degli incendi più gravi per il bacino amazzonico) i ricercatori hanno rilevato l’effetto della mancata riflessione della luce sulla neve dovuta al black carbon da solo o in presenza di altre polveri. E’ emerso che il black carbon o le sole polveri avevano il potenziale per aumentare la fusione annuale del ghiacciaio del 3-4% o del 6% quando erano presenti entrambi. In caso di concentrazioni di polvere elevate, da sole avevano il potenziale di aumentare la fusione annuale dell’11-13% e del 12-14% in presenza di black carbon.