Domani il transito di Mercurio: quando e come vedere la micro-eclissi di Sole, ORARI e INFO UTILI

Mercurio, distante dalla Terra poco più di 100 milioni di km, apparirà sul brillante disco solare come un piccolo neo che si sposterà molto lentamente
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Domani appuntamento con un raro evento astronomico: la microeclissi di Sole causata dal transito di Mercurio innanzi alla nostra stella. L”ultima volta 3 anni fa, il 9 maggio 2016, e per osservare di nuovo il fenomeno dovremo attendere altri 13 anni, il 2032.
Mercurio sarà perfettamente allineato fra la Terra e il Sole“, ha spiegato l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. “Dalla Terra si vedrà il pianeta passare, nell’arco di qualche ora, come un piccolo disco nero che scorre sullo sfondo del grande disco del Sole“.
Osservare dall’inizio alla fine il transito di Mercurio sul disco del Sole sarà possibile solo  in America centrale e meridionale: in Italia sarà osservabile a partire dalle 13:35 e fino al tramonto, con culmine alle 15:20.

Mercurio, distante dalla Terra poco più di 100 milioni di km, apparirà sul brillante disco solare come un piccolo neo che si sposterà molto lentamente, compiendo il suo tragitto in cinque ore e mezza.
Dato il ridotto diametro apparente di Mercurio, il transito non sarà visibile ad occhio nudo: per godersi lo spettacolo sarà necessario dotarsi di un buon binocolo o di un telescopio, sempre e comunque opportunamente schermati.

Nel caso in cui non si potesse ammirare “direttamente” in fenomeno, su MeteoWeb pubblicheremo numerose dirette streaming, dall’Italia e dal Mondo.

Transito di Mercurio, una “micro” eclissi di Sole

transito mercurio 9 maggio 2016
Credit: NASA’s Goddard Space Flight Center/SDO/Genna Duberstein

Il transito di Mercurio davanti il disco del Sole è un raro e importante evento astronomico: il pianeta apparirà come un puntino nero sul disco solare e sarà possibile osservarlo con l’aiuto di un telescopio o di un binocolo dotati di filtri solari, per proteggere la vista, come avviene per le eclissi solari.

Il transito di Mercurio davanti al Sole si verifica 13-14 volte ogni secolo: si può verificare soltanto quanto il pianeta e la Terra si trovano nell’intersezione dei due piani orbitali, cosa che accade in due periodi dell’anno: a maggio (ad intervalli di 13 o 33 anni e Mercurio è vicino all’afelio) o a novembre (ogni 7, 13 o 33 anni, e Mercurio è vicino al perielio).

Il primo transito di Mercurio fu previsto da Keplero, sulla base di accurati calcoli astronomici, e osservato il 7 novembre 1631 da Pierre Gassendi, scienziato e filosofo del ‘600. All’epoca della prima osservazione, si scoprì che Mercurio aveva una dimensione molto inferiore rispetto a quanto stimato in precedenza (circa 6 volte più piccola del previsto), tanto che Gassendi pensò inizialmente di aver osservato una macchia solare. Questo fenomeno è stato utile anche per confermare la teoria della relatività di Albert Einstein: quando questi elaborò la sua teoria individuò proprio nel piccolo pianeta un ottimo strumento per verificare le sue previsioni.
Gli scienziati sapevano già dalla seconda metà dell’800 che l’orbita di Mercurio presentava anomalie rispetto a quanto previsto dalla teoria newtoniana ed Einstein dimostrò che era possibile spiegare la precessione dell’orbita di Mercurio (la variazione di orientamento nello spazio dell’ellisse tracciata dal pianeta nel suo cammino) partendo da effetti gravitazionali previsti dalla Teoria della Relatività Generale. I calcoli dello scienziato risultarono esatti, e questa misurazione rimane storicamente la prima prova sperimentale della sua Teoria.

Per approfondire:

Transito di Mercurio: tutto quello che c’è da sapere sul pianeta più “eccentrico” del Sistema Solare

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