Economia circolare: bolla di sapone o futuro?

L'economia circolare vista come nuova era industriale è stata al centro dell’intervento del Presidente del Consorzio Innovazione Industriale
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L’economia circolare è da qualche anno materia di grande interesse e oggetto di dibattito sia nel mondo delle imprese, sia a livello istituzionale: l’argomento è al centro delle agende di governo – e questo focus è stato ribadito anche dall’attuale Esecutivo – come asse strategico per dismettere la cultura del rifiuto e valorizzare quella del riciclo.

La tutela dell’ambiente e della sostenibilità sono considerate priorità fondamentali per orientare l’intero sistema produttivo e rendere più efficace la transizione ecologica.

E proprio l’economia circolare vista come nuova era industriale è stata al centro dell’intervento di Vincenzo Minutolo, Presidente del Consorzio Innovazione Industriale.

Arricchito da testimonianze e contributi di aziende del territorio, il workshop ha visto l’autorevole presenza del dipartimento di Ingegneria Sanitaria-Ambientale dell’Università di Brescia con la Prof.ssa Sabrina Sorlini e la ricercatrice Giovanna Piovani, oltre all’intervento di Regione Lombardia con Gabriele Barucco, Vice Presidente VI Commissione permanente – Ambiente e Protezione Civile.

Sirio Cividino, Coordinatore Tecnico-Scientifico del Centro Ricerche e Studi dei Laghi di Milano – Centro di Trasferimento Tecnologico 4.0 – ha invece posto l’accento sulle opportunità offerte agli investimenti in Ricerca e Sviluppo nel contesto del Piano Nazionale Industria 4.0.

«Le misure di credito d’imposta previste dalla normativa vigente permettono di realizzare progetti di R&S anche nel settore dell’economia circolare, ambito complesso e articolato, ma di fondamentale importanza per tracciare il cammino verso il futuro delle imprese che hanno scelto di percorrere la strada dell’innovazione e della competitività.
Nel lavoro svolto in questi anni da CRSLaghi abbiamo potuto però constatare come siano ancora relativamente poche le imprese – soprattutto nel mondo delle PMI – consapevoli del fatto che molti progetti innovativi aziendali, se ben coordinati e condotti, possano accedere a interessanti forme di finanziamenti agevolati.
Ciononostante, i numerosi progetti di ricerca scientifica realizzati dai nostri sette Dipartimenti – e in particolare da DINEA (Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Energetica e Ambientale) – rappresentano esempi virtuosi di aziende che dedicano risorse, sacrifici e idee per evolversi in modo nuovo e creativo anche nei campi della sostenibilità ambientale, dell’efficienza energetica e della circular economy».

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