E’ da quattro giorni che le scuole sono chiuse. L’emergenza smog a New Delhi è diventata quasi una calamità. La capitale dell’India è ufficialmente, oggi, la città più inquinata del mondo, con una media di AQI, l’air quality index’ che misura le particelle velenose nell’atmosfera, a 560, in base ai dati del monitoraggio del SAFAR, il sistema nazionale che controlla la qualità dell’aria e fornisce previsioni meteorologiche.
Tramite un avviso vocale sull’app, il Dipartimento ripete la frase “Attenzione: aria pericolosa per la salute; i bambini e le persone a rischio devono evitare ogni tipo di attività all’aria aperta“. Questa mattina, mentre l’amministrazione di Delhi annunciava che il provvedimento del traffico a targhe alterne verrà ridiscusso, e forse persino prorogato, il prossimo lunedì, la Corte Costituzionale ha definito le targhe alterne “una misura stracotta“, un palliativo. Nel corso di una specifica udienza sullo smog ha dunque ordinato al governo centrale di preparare in tempi rapidi un progetto per installare le torri antismog che hanno già fatto ottenere buoni risultati in diverse metropoli della Cina.