“Chi l’ha fatto, lo ha fatto per uccidere“: cosi’ il procuratore di Alessandria Enrico Cieri, che questa mattina ha fatto il punto sulle indagini relative all’esplosione di Quargnento che, nella notte tra lunedi’ e martedi’, ha causato la morte di tre vigili del fuoco. “E’ chiaro che il gesto – aggiunge il magistrato – non si inquadra in ripicche di vicinato, ma e’ ben piu’ grave“.
Sono due le bombole sequestrate dagli inquirenti che indagano sulla morte di tre vigili del fuoco. Lo ha precisato il procuratore Cieri, che coordina le indagini. “Stiamo cercando di capire chi possa averle comprate – ha spiegato -, dove e quando. Non abbiamo al momento notizie di una ‘vendita massiva’“. E’ dunque probabile che le bombole siano state acquistate singolarmente, in momenti differenti. “Per ora nulla fa pensare che siano state azionate a distanza“, ha aggiunto il magistrato, spiegando che “non e’ stato trovato esplosivo” e che il congegno trovato con le bombole e’ di tipo rudimentale, “realizzato con elementi che si possono trovare sul mercato“.
“Stiamo lavorando su piste ad ampio spettro e ad oggi un movente significativo non c’e’” ha aggiunto Cieri. Il proprietario dell’edificio, Giovanni Vincenti, e’ stato ascoltato dagli inquirenti in quattro occasioni. L’uomo “ha fatto dei nomi, sui quali sono necessari accertamenti“, e ha parlato anche di “una situazione economica non florida, ma anche questo aspetto va capito e verificato con riscontri di fatti oggettivi. Dissidi familiari? A noi risultano composti“. Quanto al fatto che la cascina fosse assicurata, il procuratore Cieri ha confermato che “un premio assicurativo esiste” ma ha risposto con un “no comment” alle domande dei giornalisti sulla cifra del premio e su quando l’assicurazione e’ stata stipulata.
Intanto domani nel Duomo di Alessandria si svolgeranno i funerali di Antonio Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo, i tre vigili del fuoco deceduti nell’esplosione. Il comune di Alessandria ha proclamato il lutto cittadino. Lo stesso hanno fatto quelli di Quargnento, di Valenza, dove abitava Triches, di Gavi, paese di origine di Gastaldo e di Reggio Calabria, dov’è nato e cresciuto Candido. Oggi aprirà la camera ardente, allestita presso la sede del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Alessandria.