Non è crollato il viadotto dell’Autostrada Torino-Savona, l’A6, dove ieri s’è temuto il peggio. Fortunatamente non ci sono state vittime, ma è importante specificare come non ci sia stato alcun crollo strutturale ma una frana, enorme, che ha travolto la struttura dell’autostrada. Nella zona durante il weekend si sono verificate piogge alluvionali (oltre 500mm di precipitazione nell’arco di 48 ore), tanto che tra Piemonte e Liguria c’è stata una vittima e centinaia di evacuati. Migliaia le persone isolate.
Le spaventose immagini della frana che ha travolto il viadotto dell’A6 Torino-Savona [VIDEO]
“Abbiamo passato minuti terribili. Ero già nel Savonese, a Stella, dove ci sono tremila persone di fatto isolate per le frane e con il prefetto stavamo facendo un sopralluogo.Quando ci hanno avvisato del crollo sull’autostrada abbiamo avuto un colpo al cuore. La tragedia del Morandi è vicina“. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in un’intervista al Corriere della Sera commenta il crollo del viadotto della Savona-Torino. Il governatore spiega che “un fronte franoso ha travolto l’autostrada, una delle carreggiate ha resistito l’altra ha ceduto, ci sono almeno due metri di fango. Il timore è che sotto possa esserci un’auto, c’è un testimone ma la sua versione è confusa“. La Val Bormida è praticamente tagliata fuori dalle comunicazioni, spiega, “è raggiungibile solo con la provinciale per ora interessata da una frana, ma la renderemo praticabile al più presto. Fortunatamente è stato riaperto un binario della Ferrovia. L’unica viabilità è costituita da stradine. Tutta la zona è stata colpita da decine di frane“. L’augurio del presidente ligure è di “riaprire la carreggiata dell’A6 rimasta in piedi, ma bisogna che sia garantita la stabilità. I tecnici dell’Autofiori ci hanno comunicato l’integrità dell’opera superstite, ma resta chiusa“.
“Siamo un territorio fragile – continua Toti – ma ci sono anche responsabilità e ritardi della politica. Adesso è urgente non dico modificare, ma distruggere l’impianto legislativo attuale e formularne uno nuovo per permettere a Regioni, Province e Comuni di agire con velocità sia nella prevenzione che nell’emergenza. Troppa burocrazia e troppi cantieri chiusi. Ci vuole un piano straordinario per le infrastrutture. Era stata annunciata la creazione di un’agenzia straordinaria, ma ancora non si vede niente ed è passato un anno“.
“Nessuna vittima per il crollo del viadotto sull’autostrada A6, travolto dalla frana. È tornato il sereno in Liguria, ora rimbocchiamoci le maniche” ha poi aggiunto stamattina Toti, sui propri profili social. “Se questo governo ha le prove e quel procedimento ha un senso, Di Maio le revochi invece di parlare ogni tre ore, chi se ne frega, lo faccia. A me disturba vedere un ministro che dalla Sicilia, senza sapere che e’ stata una frana, parli e cerchi colpevoli di quello che e’ successo prima di preoccuparsi dello stato di emergenza, dei soldi e di ripristinare la viabilita’, che e’ il suo compito di politico. Di Maio non fa il procuratore di Savona, ma il ministro di un governo che dovrebbe aiutare a risolvere i problemi” ha detto Toti ospite a “Circo Massimo” in televisione, sulle dichiarazioni del ministro e leader del M5S Luigi Di Maio che, dopo il crollo del viadotto in Liguria, e’ tornato a parlare di revoca delle concessioni autostradali.
Intanto stamattina il professor Nicola Casagli, geologo e presidente dell’International Consortium on Landslides, il consorzio mondiale che promuove la ricerca, la valutazione e la mitigazione dei rischi dei fenomeni franosi, si trova sulla frana che ha travolto il viadotto della Madonna del Monte sull’A6 Savona-Torino per le prime valutazioni.