Maltempo Liguria, Toti: “Venerdì si avrà un minimo di normalità della viabilità nel Savonese”

Saranno ancora giorni di disagi per chi deve spostarsi nella provincia di Savona sia a causa della chiusura della A6 per il crollo del viadotto
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Saranno ancora giorni di disagi per chi deve spostarsi nella provincia di Savona sia a causa della chiusura della A6 per il crollo del viadotto. Sono 15 le strade provinciali interrotte da frane e smottamenti. La provincia ha stimato, per la sola viabilità, danni per 18 milioni. Per quanto riguarda la viabilità ordinaria “il presidente della Provincia – dice il governatore Toti – ha già attivato le somme urgenze per intervenire sulle frane e Anas ha assicurato che entro questa settimana tutte le strade di sua competenza saranno riaperte. Contiamo di ripristinare un minimo di normalita’ entro venerdi'”.

L’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone ha spiegato di aver concordato con il Dipartimento nazionale “che per interventi fino 500 mila euro non verranno effettuati sopralluoghi e valutazioni a priori, procedendo direttamente con le verifiche a posteriori. Per cifre superiori, invece, procederemo con le procedure classiche. Abbiamo chiesto di poter procedere con modalita’ analoghe a quelle adottate per l’emergenza della mareggiata 2018 e per Ponte Morandi, per garantire risposte efficaci e rapide. Chiederemo inoltre – ha concluso – che le risorse siano ripartite su piu’ anni: il ripristino dei danni non basta, serve una progettazione più ampia degli interventi di messa in sicurezza”.

Entro stasera o al massimo domani mattina sarà riaperta al traffico a senso unico alternato la strada provinciale che da Savona porta a Cairo Montenotte, uno dei principali centri industriali della val Bormida con molte aziende che per raggiungere il porto hanno bisogno della viabilità, adesso interrotta a causa di una frana. E’ l’aggiornamento sui danni provocati dal Maltempo in Liguria illustrato dal presidente della Regione Giovanni Toti durante un sopralluogo alla strada provinciale 29 di Cadibona.

“L’isolamento della val Bormida sara’ cosi’ in qualche modo interrotto pur con le difficolta’ di un senso unico alternato, che speriamo possa trasformarsi – appena il fronte di frana sara’ consolidato – in un doppio senso di marcia”, spiega.

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