Chi è Maude Lores Bonney, l’aviatrice dimenticata

Maude "Lores" Bonney, la storia di una donna eccezionale: l'aviatrice dimenticata
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Il 20 Novembre 1897, esattamente 122 anni fa, nasceva Maude Rose “Lores”‘ Bonney, straordinaria aviatrice australiana troppo poco conosciuta rispetto alle grandi imprese che ha realizzato. Per questo motivo, oggi Google ha deciso di dedicarle un bellissimo Doodle animato visibile in Australia, Nuova Zelanda, Filippine, Israele, Regno Unito, Italia, Grecia, Croazia, Svezia e Cuba.

Nata a Pretoria, in Sudafrica, Maude “Lores” Bonney è rimasta figlia unica di una famiglia benestante. Suo padre era un uomo d’affari e la famiglia si trasferì prima in Inghilterra e poi in Australia, dove si è formata studiando a Melbourne. Da giovane era una ragazza dalla natura molto ribelle. A 19 anni si sposò con Harry Barrington Bonney, un 28enne produttore di pelletterie di successo di Brisbane. “Ci siamo guardati e basta“, ricordava Maude “Lores” Bonney. Sola e annoiata perchè i bambini che volevano non arrivavano mai, si dedicò all’aviazione nonostante volare fosse un lusso molto costoso, ma grazie al prospero marito Maude “Lores” Bonney se lo poteva permettere. Per lei era come se “il mondo non potesse trattenermi“.

Nel 1932 aveva già circumnavigato l’Australia, poi è stata la prima donna a volare da sola dall’Australia all’Inghilterra, nel 1933: volò per 157 ore, sopravvivendo miracolosamente a un viaggio rivoluzionario e zeppo di pericoli, attraversando violente tempeste e numerosi incidenti. Partì dall’aerodromo di Archerfield il 10 aprile 1933 salutata da una folla di circa 150 persone: alcuni pensavano che non sarebbe mai più tornata. Gli aerei di quegli anni erano semplici, e il suo di seconda mano.

La prima tempesta la incontrò all’altezza di Alor Setar, oggi Malesia: volò dritto dentro le nuvole minacciose anzichè tornare indietro o cambiare rotta. E fu una decisione quasi fatale. Sobbalzata da forti venti, ha lottato per mantenere il controllo. Era terrorizzata, “pensavo che il vento avrebbe strappato le ali“. Aggrappata ai controlli, usò tutta la sua forza e ogni abilità di volo per mantenere stabilità e non precipitare.

Poi, più avanti, decise di atterrare su una spiaggia quando vide un bufalo d’acqua. Ma era già troppo tardi: nel tentativo di evitarlo, si diresse verso il mare e finì sott’acqua. E’ stato un momento terrificante. “Ho cercato freneticamente di estrarre il perno della mia imbracatura ma non si liberava“, ha raccontato in seguito. Il perno si era piegato e non si sarebbe mosso. “Che fine ingloriosa, annegata nella mia cabina di guida a testa in giù” pensavo. Le sue dita continuarono ad armeggiare. Alla fine il perno è venuto via e lei è sgattaiolata fuori dal relitto. Analizzando il danno, scrisse: “Pensavo che il mio cuore si sarebbe spezzato. Seduta in spiaggia, con i gestiti inzuppati, guardavo il mio piccolo aereo. Avevo fallito, era gravemente danneggiato, sottosopra e in acque abbastanza profonde. Ero così angosciata…“.

Alla fine, tramite un locale che parlava inglese, chiese aiuto. Tre giorni dopo arrivò un traghetto per trasportarla a Calcutta, dove ricostruì completamente il 60% dell’aereo spendendo l’equivalente di 30 mila euro di oggi e continuare l’avventura. Arrivò a Croydon, a Sud di Londra, alle 17.20 del 21 giugno 1933, dieci minuti prima del previsto. Nei due mesi e sei giorni da quando aveva lasciato l’Australia, è stata in volo 157 ore e 15 minuti percorrendo 20.000 chilometri. “Ho avuto un brivido straordinario, ce l’avevo fatta davvero“.

Per le sue imprese è stata insignita dell’onorificenza di Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico da Giorgio V, ha avuto un dottorato onorario alla Griffith University e un distretto elettorale del Queensland prende il suo nome. Così Maude “Lores” Bonney oggi continua ad ispirare generazioni di giovani piloti, con il suo spirito avventuriero.

La memoria di Maude “Lores” Bonney è straordinaria perchè, da donna sensibile e meticolosa, lasciò degli eccezionali documenti delle sue avventure, con diari che mettono a nudo le sue paure, i terrori e le incertezze che la donna tentava di non esternare. Al tempo stesso emerge la sua grande forza d’animo, la sua abilità aerea e il suo insaziabile desiderio di viaggiare a lunghe distanze nonostante i rischi che ciò comportasse.

E’ morta a 96 anni in una casa di cura australiana il 24 febbraio 1994 con l’unico rammarico di non essere riuscita a pubblicare il libro che raccontava i suoi exploit. “Mi piacerebbe pensare che quei miei voli abbiano un piccolo angolo nella storia dei successi“. E infatti nonostante una vita così straordinaria, Maude “Lores” Bonney è caduta in gran parte nell’oscurità.

chi è Maude Bonney

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