Giovedì 12 dicembre, in occasione dell’anniversario della firma dell’Accordo di Parigi, Kyoto Club organizza a Roma un convegno per riflettere sul tema della decarbonizzazione dei nostri Paesi e su quali siano le strategie e le azioni da mettere in campo per accelerare la transizione da un’economia basata sui fossili a una carbon neutral.
Se fino a poco tempo fa la crisi climatica sembrava un problema che investiva il nostro futuro, negli ultimi anni il tema è diventato più che mai attuale ed immediato. L’ultimo rapporto dell’IPCC dell’ottobre 2018 afferma come sia necessario contenere l’aumento della temperatura media globale entro +1,5 °C rispetto all’era pre-industriale. Per farlo, sostengono i ricercatori, dobbiamo dimezzare le emissioni globali di CO2 entro il 2030, e azzerarle entro il 2050. Un compito davvero difficile.
In questo contesto, e viste le dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, decisa ad innalzare il taglio delle emissioni dal 40% al 50-55%, è necessario un deciso innalzamento anche delle ambizioni italiane.
Nella bozza presentata a Bruxelles del Piano Nazionale Energia e Clima, il calo delle emissioni climalteranti era solo del 38%. Nel periodo 2030-50 il nostro Paese dovrebbe ridurre le emissioni ad una velocità quadrupla rispetto al periodo 1990-2030.
Giovedì 12 dicembre Kyoto Club, per celebrare l’anniversario della firma dell’Accordo di Parigi (dicembre 2015), organizza a Roma un convegno per riflettere su quali debbano essere le priorità ambientali per l’Italia e l’Europa al 2030, su come accelerare il processo di decarbonizzazione e completare la transizione a un’economia a basse emissioni di carbonio.