“Atti sacrileghi e superstiziosi“. E’ questa l’accusa mossa a Papa Francesco da parte dei conservatori che da tempo avversano il suo pontificato. Jorge Mario Bergoglio, secondo i quasi cento firmatari di un documento sottoscritto il 9 novembre, avrebbe commesso questi atti eretici nel corso del Sinodo sull’Amazzonia. Ma non si limitano solo a questo. Gli oppositori di Francesco avvertono tutti coloro che lo seguono e lo amano: “siete a rischio dannazione eterna“.
Il documento, rilanciato su diversi noti siti conservatori e redatto in sette lingue, è stato sottoscritto da studiosi intellettuali cattolici laici, o almeno così si autodefiniscono. Tutti nomi non nuovi a questo tipo di trovate e di accuse a mo’ di Santa Inquisizione. Le argomentazioni si basano su tesi già note del cardinale Raymond Leo Burke, fra i più conservatori del collegio, del vescovo ausiliare di Astana, Athanasius Schneider, e di monsignor Carlo Maria Viganò, ex nunzio statunitense che nel 2018 chiese le dimissioni del Papa per via delle sue decisioni giudicate inadatte sui casi di abusi.
Si tratta dunque di una minoranza conservatrice, molto attiva sui social, che contesta a Francesco di aver partecipato “ad un atto di adorazione idolatrica della dea pagana Pachamama“. Inoltre, si legge nel testo, “ha permesso che questo culto avesse luogo nei Giardini Vaticani, profanando così la vicinanza delle tombe dei martiri e della chiesa dell’Apostolo Pietro. Ha partecipato a questo atto di adorazione idolatrica benedicendo un’immagine lignea della Pachamama“.
“Il 7 ottobre – continuano i firmatari -, l’idolo della Pachamama è stato posto di fronte all’altare maggiore di San Pietro e poi portato in processione nella Sala del Sinodo. Papa Francesco ha recitato preghiere durante una cerimonia che ha coinvolto questa immagine e poi si è unito a questa processione. Quando le immagini in legno di questa divinità pagana sono state rimosse dalla chiesa di Santa Maria in Traspontina, dove erano state collocate sacrilegamente, e gettate nel Tevere da alcuni cattolici oltraggiati da questa profanazione della chiesa, Papa Francesco, il 25 ottobre, si è scusato per la loro rimozione, e una nuova immagine di legno della Pachamama è stata restituita alla chiesa . In tal modo è incominciata un’ulteriore profanazione“.
“Il 27 ottobre, nella Messa conclusiva del Sinodo, ha ricevuto una ciotola usata nel culto idolatrico della Pachamama e l’ha collocata sull’altare. Lo stesso Papa Francesco ha confermato che queste immagini in legno sono idoli pagani. Nelle sue scuse per la rimozione di questi idoli da una chiesa Cattolica, li ha chiamati specificamente Pachamama , nome di una falsa dea della madre terra secondo una credenza religiosa pagana del Sud America“, precisano gli oppositori di Francesco in conclusione al documento.