La piena del fiume Po sta transitando in queste ore nella pianura emiliana. Alle 8.45 di stamattina a Guastalla, nel Reggiano, le acque hanno raggiunto 7,75 metri sormontando la Cinta Boschetto e poi defluendo verso il parcheggio Ragazzi del Po. Confermata, come previsto dall’amministrazione, la chiusura precauzionale dei ponti. Al lavoro per tutta la notte la Protezione Civile che anche a Brescello, sempre in provincia di Reggio Emilia, ha controllato il fiume. In questo territorio gia’ ieri e’ stata evacuata la frazione di Ghiarole, oltre 200 persone e oggi le scuole sono chiuse. Anche nel Ferrarese sono state evacuate le aree golenali si tengono d’occhio gli argini.
“Non è la piena ‘storica’ del 2000, ma non si ci può permettere alcuna distrazione perchè è una piena molto importante. Non preoccupa tanto il sormonto” ovvero “il superamento della quota dell’arginatura maestra” quanto “il forte carico idraulico che potrebbe innescare fenomeni di filtrazione sotto il corpo arginale causandone il cedimento“. Mirella Vergnani, ingegnera e dirigente dell’Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), fa il punto con l’AGI sull’emergenza maltempo che anche oggi ha portato l’allerta rossa in Emilia Romagna lungo l’asta del grande fiume. Il colmo sta transitando in queste ore nel Mantovano, sponda sinistra, e nel Reggiano sponda destra. Proprio a Borretto (Reggio Emilia), il livello di piena sta registrando valori prossimi tra i 7,80 ed i 7,90 metri (era 9,06 metri nel 2000 e 8,18 metri nel 2014), quindi “si tratta – ha ricordato Vergnani – di una delle piene maggiori degli ultimi 20 anni“. La piena del Po dopo aver defluito a Piacenza e Parma, oggi e domani interessera’ il Reggiano e il Mantovano per poi, nella notte tra giovedi’ e venerdi’, ‘entrare’ nel Ferrarese e infine, nel fine settimana, arrivare al Delta. “Sia la piena sia la portata del fiume“, ha spiegato l’esperta all’AGI, “è significativa e sta sollecitando tutto il sistema arginale“. Per questo lungo tutta l’asta sono costantemente impegnati tecnici dei Comuni interessati, della protezione civile e di Aipo. Se, come precisato dall’ingegnera, al momento, non preoccupa il sormonto delle acque, “sono stati necessari, in alcuni punti, interventi proprio per riequilibrare fenomeni di ‘fontanazzi’ attraverso la creazione di coronelle in sacchetti di sabbia“. Un metodo utilizzato, appunto, “per permettere di riequilibrare il carico idraulico“, ha detto Vergnani, “ed evitare l’asportazione del materiale della fondazione dell’arginatura, evitando cosi’ criticita’ all’argine“. Al momento la piena di questi giorni ha allagato le golene adiacenti al fiume, ‘invadendo’ campi coltivati e campagne. In via precauzionale centinaia di residenti (nel Parmense e nel Reggiano) sono stati evacuati e alcune scuole sono rimaste chiuse. Massima attenzione anche sul fronte dei movimenti franosi riattivati negli ultimi giorni (nel Piacentino e nel Parmense) con ripercussioni anche sulla viabilita’. Il ‘sorvegliato speciale’ resta comunque il fiume Po. “Occorre non accedere alle zone golenali“, e’ la raccomandazione di Vergnani ai cittadini, “e avere la massima attenzione. Nelle prossime settimane quando i livelli del fiume saranno scesi faremo un preciso monitoraggio della parte interna dell’argine per verificare la presenza di eventuali danni e la necessita’ di intervenire per la messa in sicurezza“.
Intanto è attesa per il tardo pomeriggio, nel Mantovano, l’ondata di piena del Po. Secondo i dati dell’Aipo il fiume, all’idrometro di Borgoforte, dovrebbe raggiungere gli 8 metri e 70 centimetri. Lungo il corso d’acqua e’ massima allerta, con gli argini costantemente sotto monitoraggio da parte dei volontari della protezione civile dei vari Comuni e dei tecnici dell’Agenzia interregionale per il Po. Per le 17 di oggi pomeriggio e’ in programma in prefettura a Mantova la riunione del centro coordinamento soccorsi, l’organismo con tutte le forze dell’ordine, Aipo e Provincia presieduto dal prefetto Carolina Bellantoni, per fare il punto della situazione. Per ora restano ancora chiusi i ponti sul Po di San Benedetto Po, Viadana e Dosolo, mentre restano aperti quelli di Borgoforte, Ostiglia e quello autostradale lungo la A22. Il numero delle persone evacuate dalle golene resta di 73 quello di ieri. Sotto osservazione anche i fiume Oglio e Secchia. Lungo l’Oglio restano chiusi i ponti di Torre d’Oglio e di Acquanegra. La piena della Secchia (tutti i ponti nel Mantovano sono transitabili) e’ passata la notte scorsa allagando le golene nel Comune di Quistello dove il fiume sfocia nel Po. L’allerta resta alta dato che il livello dell’acqua resta molto alto e sono previste copioso piogge su tutto il basso Mantovano.
L’Emilia Romagna ha intanto prorogata anche per tutto domani, giovedi’ 28 novembre, l’allerta rossa per il passaggio della piena del Po. Protezione Civile e Arpae prevedono livelli del fiume superiori alla soglia 3 nella sezione di Casalmaggiore (Reggio Emilia) cosi’ come nella pianura fino alla costa. Sempre per domani si prevedono venti forti da sud-ovest sui settori collinari e le aree di pianura orientale a ridosso della via Emilia, con intensita’ comprese tra 62-74 km/h.