Previsioni Meteo Dicembre – Si conferma un quadro barico di difficile interpretazione, quello per la prossima settimana e coincidente con l’avvio del mese di dicembre. Una tagliente saccatura nordatlantica, affonderà verso la Spagna e fino al territorio marocchino algerino, isolando un minimo depressionario su questi settori nordafricani, poi in risalita verso il Mediterraneo centro occidentale. Questa manovra barica, comporterà una serie di conseguenze abbastanza significative per l’Italia. Innanzi tutto un apprezzabile peggioramento del tempo sulle regioni settentrionali e sulla Toscana all’insegna di piogge, rovesci e temporali, proprio a iniziare da domenica 1 dicembre.
Un rilievo merita l’evoluzione termica. Dopo tante incertezze modellistiche sull’entrata o meno dell’aria fredda anche verso l’Italia, gli ultimi orientamenti del modello europeo, ECMWF, sono per una cospicua entrata di aria fredda e non solo a Nord, aria fredda che potrebbe penetrare fino al centro Appennino e al medio Adriatico con isoterme non trascurabili. L’ultima corsa modellistica, come visibile nella seconda immagine, prospetta l’entrata dell’isoterma 0° a 850 hpa, 1500 m circa, contrassegnata dalla linea tratteggiata bianca, su tutto il Nord, centro Appennino e fino al Nord della Campania; isoterma di -2°C fino al Molise, e ancora su tutto il Nord e centro Appennino, ma isoterma -4°C piuttosto estesa a gran parte del Nord e fino all’Abruzzo, aree interne toscane e Umbria; persino isoterma -6°C localmente su Emilia-Romagna e al Nordest. Valori termici non certo eclatanti, ma di tutto rispetto, senz’altro responsabili di un calo sensibile della temperatura, anche nell’ordine di 8/10° rispetto ai valori attuali e rischio di gelate notturne sui settori appenninici centro-settentrionali e su molte aree del Nord.
L’entrata dell’aria fredda, sarebbe permessa da un posizionamento un po’ più occidentale del minimo depressionario, con maggiore inibizione dell’avvezione calda meridionale, la quale si limiterebbe i settori insulari italiani e localmente a quelli meridionali e del medio-basso Tirreno. Nel contempo, però, nel momento in cui entrerebbe l’aria fredda, mancherebbero le vorticità positive indotte dal sistema depressionario, anche queste più concentrate verso ovest Mediterraneo e, di conseguenza, mancherebbero le precipitazioni sull’Italia. Quindi, nel momento più freddo, questo ancora di maggiore consistenza rispetto a quanto visto fino a ieri, non ci sarebbero le giuste umidità e il freddo sarebbe secco, senza neve a quote medio-basse.
L’evoluzione successiva, computerebbe un progressivo avanzamento del vortice nordafricano verso il bacino centrale del Mediterraneo con prospettive di maltempo tra le isole maggiori, soprattutto sulla Sardegna, e poi al Sud, qui soprattutto sulle aree ioniche, tra il 4 e il 5 dicembre. Qualche pioggia debole potrebbe spingersi fino al medio Adriatico, Abruzzo, tempo asciutto sul resto del Paese. La risalita del minimo nordafricano comporterebbe anche una maggiore espansione di correnti più miti verso l’Italia e quindi arretramento dell’aria fredda con aumento termico generalizzato per il resto della prima settimana di dicembre, anche verso il Centro-Nord.
Intanto per monitorare la situazione, ecco le pagine utili per seguire la situazione meteo in tempo reale: