Terremoto Albania, il Prof. Mantovani: “Adesso il pericolo per il Sud Italia aumenta, intervenire al più presto nell’Appennino meridionale”

“Se io fossi il Capo della Protezione Civile deciderei di incentivare gli interventi di prevenzione nella zona dell’Irpinia, del Beneventano e di tutte le zone sismiche dell’Appennino meridionale"
MeteoWeb

 

Un forte terremoto di magnitudo 6.5 ha colpito l’Albania nella notte, lasciando una “situazione davvero drammatica”, secondo le parole del Presidente Ilir Meta. Numerosi i crolli registrati così come il bilancio di vittime e feriti che aumenta di ora in ora: al momento si hanno notizie di circa 300 feriti e almeno 9 vittime. Proprio ieri, avevamo parlato con il Prof. Enzo Mantovani, docente di Fisica Terrestre presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Siena, che già in passato ha collaborato numerose volte con il nostro giornale. Parlando dello sciame sismico che sta interessando l’area del Beneventano, Mantovani aveva accennato all’influenza che le scosse dall’altra parte dell’Adriatico potrebbero avere sulle regioni del Sud Italia, in particolare sull’area dell’Appennino meridionale.

Terremoto Albania, “situazione davvero drammatica”: danni maggiori a Durazzo, gente intrappolata sotto le macerie [FOTO e VIDEO]

Violento terremoto in Albania: paura anche in Puglia, Campania e Basilicata. Crolli e centinaia di feriti, 9 morti [FOTO e VIDEO]

Dopo il violento terremoto che ha scosso l’Albania, avvertito anche in diverse regioni meridionali dell’Italia, ai microfoni di MeteoWeb, il Prof. Mantovani si è espresso così: “Il terremoto dell’Albania è avvenuto nella zona dove avvengono i precursori. Diciamo che di solito ci sono sempre dei tempi nell’ordine di qualche anno prima che gli effetti di quegli slittamenti sismici che ci sono stati abbiano influenza sull’Appennino meridionale. Poi una scossa sola non è indicativa, però sicuramente il pericolo aumenta. È difficile fare previsioni solo con una scossa. Il pericolo comunque non è immediato perché prima di arrivare dalle parti dell’Appennino meridionale, gli effetti hanno bisogno di attraversare l’Adriatico e ci mettono circa un annetto. Se io fossi il Capo della Protezione Civile deciderei di incentivare gli interventi di prevenzione nella zona dell’Irpinia, del Beneventano e di tutte le zone sismiche dell’Appennino meridionale. Sarebbe sicuramente prudente farlo. Il Governo sta cercando di dedicare circa 800 milioni alle opere di prevenzione, quindi io consiglierei di concentrarli un po’ in questa zona. Ma siccome quelli del Ministero non hanno mai l’intenzione di ascoltare cose di questo tipo, allora bisogna accontentarsi. Se chiedessero, ci convocassero, daremmo spiegazioni, dopodiché loro decidono”.

Per quanto riguarda la scossa di magnitudo 5.2 registrata in Bosnia Erzegovina alle 10:19 di stamattina, il Prof. Mantovani ha commentato così: “Si sta muovendo un po’ quella zona. Ma un terremoto 5.2 non è certo di quelli che permettono di fare delle considerazioni. Quello di 6.5 dell’Albania ovviamente qualcosa conta, sposta un po’ la situazione, anche se è difficile prevedere a che livello. Ma il terremoto della Bosnia no. Diciamo che è una scossa più intensa di quelle che avvengono in quella zona di solito, ma non è ancora una cosa che si possa adoperare per fare previsioni”.

Fare previsioni di questo tipo non è mai una cosa semplice, sottolinea Mantovani, ma quanto successo in Albania dovrebbe essere preso in considerazione per gli effetti che potrebbe avere sulla sismicità del Sud Italia, in particolare dell’Appennino meridionale.

Terremoto Albania, edifici gravemente danneggiati a Durazzo [VIDEO]

Terremoto Albania, due bambini intrappolati sotto le macerie a Thumane [VIDEO]

Violento terremoto in Albania, le immagini della distruzione a Durazzo [VIDEO]

Fortissimo terremoto colpisce l’Albania: crolli e gravi danni [VIDEO]

Violento terremoto colpisce l’Albania, edifici crollati [VIDEO]

Terremoto, la rivelazione dell’esperto: “Le scosse di assestamento non esistono”, ecco di cosa si tratta in realtà

Un forte Terremoto atteso tra Italia, Balcani e Turchia nelle prossime ore/giorni: “Dopo Albania e Creta avremo certamente altri eventi importanti, c’è anche rischio Tsunami”

Condividi