Dopo l’intervista di MeteoWeb al Prof. Enzo Mantovani a poche ore dal forte terremoto in Albania del 26 novembre, la Protezione Civile ha pubblicato una nota in risposta alle dichiarazioni dell’esperto. Nella nostra intervista, Mantovani aveva affermato: “Il terremoto dell’Albania è avvenuto nella zona dove avvengono i precursori. Diciamo che di solito ci sono sempre dei tempi nell’ordine di qualche anno prima che gli effetti di quegli slittamenti sismici che ci sono stati abbiano influenza sull’Appennino meridionale. Se io fossi il Capo della Protezione Civile deciderei di incentivare gli interventi di prevenzione nella zona dell’Irpinia, del Beneventano e di tutte le zone sismiche dell’Appennino meridionale”.
Terremoto Albania, il Prof. Mantovani: “Adesso il pericolo per il Sud Italia aumenta, intervenire al più presto nell’Appennino meridionale”
Di seguito la nota della Protezione Civile: “In merito a talune dichiarazioni del professor Mantovani, docente di Fisica Terrestre presso l’Università di Siena, nelle quali si ritiene che l’evento sismico recentemente registrato in Albania possa essere il precursore di un terremoto che interesserà nei prossimi anni l’Appennino meridionale e si invita il Capo Dipartimento della Protezione Civile a incentivare gli interventi di prevenzione nell’area, si precisa quanto segue.
Il Dipartimento della protezione civile è fortemente impegnato nella prevenzione strutturale e non. Ancorché la prevenzione strutturale non rientri nei compiti del Dipartimento, allorquando il Governo, attraverso l’articolo 11 del decreto legge n. 39 del 28 aprile 2009, ha deciso di assegnare allo stesso 965 milioni di euro per la prevenzione del rischio sismico, tali risorse sono state investite nelle aree esposte a maggiore pericolosità sismica, tra cui quelle indicate nell’intervista.
Con tale stanziamento sono state poste in essere importanti azioni di prevenzione strutturale e non strutturale, impegnando quasi il 60% del fondo nelle regioni meridionali per interventi di rafforzamento di edifici e infrastrutture, oltre che di microzonazione sismica e di analisi della condizione limite per l’emergenza. L’utilizzo delle risorse è avvenuto sulla base della mappa ufficiale di pericolosità sismica delle diverse regioni.
Relativamente allo studio di fenomeni precursori degli eventi sismici il Dipartimento è impegnato con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ad elaborare un ampio progetto di ricerca da sottoporre alla valutazione della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi, proprio al fine di migliorare la sicurezza dei nostri cittadini”.