Terremoto, sciame sismico a Benevento: “Le scosse sono parte di una sequenza”

Le scosse di terremoto avvertite questa mattina in provincia di Benevento, di magnitudo compresa tra 2.2 e 3.2, fanno parte di una sequenza
MeteoWeb

Le scosse di terremoto avvertite questa mattina in provincia di Benevento, di magnitudo compresa tra 2.2 e 3.2, fanno parte di una sequenza che finora ha visto localizzate dalla rete sismica nazionale circa 20 scosse di bassa magnitudo negli ultimi giorni. Lo ha detto all’ANSA la sismologa dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Lucia Margheriti.

“Non è inusuale che si verifichino piccole sequenze: accadono spesso, con decine o centinaia di terremoti e spesso non portano a eventi più forti. Ma va precisato – ha detto Margheriti – che non abbiamo nessuna capacita’ di prevedere i terremoti e non possiamo escludere il verificarsi di scosse piu’ forti”.

La sismicita’ interessa infatti “un’area ad alta pericolosita’ sismica dove si deve essere preparati alle emergenze sismiche”. Le scosse di questi giorni si stanno verificando in un’area in cui “la sismicità – ha aggiunto – non è stata frequente negli ultimi anni, i terremoti sono piu’ numerosi e si verificano in altre aree della provincia di Benevento a nord est della città, dove storicamente si sono concentrate nel scosse più forti”. Tuttavia “va ricordato che la zona si colloca in un’area ad alta pericolosita’ sismica, come tutto l’Appennino Meridionale”.

Le scosse sono state avvertite dalla popolazione, che si è spaventata, anche per il fatto che un osservatorio sismico locale, il Luigi Palmieri, ha comunicato il verificarsi di un numero maggiore di scosse di magnitudo bassa: “Il fatto che l’osservatorio rilevi più scosse di bassa magnitudo non è sorprendente – ha osservato la sismologa dell’Ingv – perché ha molte stazioni sismiche concentrate nell’area dove avvengono i terremoti di questi giorni, la rete sismica nazionale e’ costruita per registrare le scosse di magnitudo maggiore di 2.0″. Margheriti ricorda inoltre che “nella sala di sorveglianza dell’Ingv tutti i sismogrammi sono controllati da esperti sismologi in maniera accurata”.

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