Quando si riduce il consumo di sale, accadono diverse cose interessanti al corpo umano. Il sale è uno degli ingredienti più importanti quando si tratta di cucinare piatti gustosi, ma anche per conservare i cibi per lunghi periodi di tempo. Ma consumare troppo sale può creare un’ampia varietà di rischi per la salute, quindi è bene cercare di ridurne il consumo fino a quantità salutari. Ecco quali cambiamenti fisici aspettarsi quando si riduce il consumo di sale.
Calo della pressione sanguigna
Mangiare cibi troppo salati, come fast food, patatine fritte, popcorn, è dannoso per la salute. Esiste, infatti, un forte collegamento tra le quantità di sale consumate e i valori della pressione sanguigna. “Il sodio è collegato all’ipertensione molto strettamente. Quando si assume troppo sale, il corpo cerca di regolarlo trattenendo più acqua all’interno del corpo. Di conseguenza, si crea una notevole pressione sul sistema circolatorio, che aumenta istantaneamente anche la pressione sanguigna”, afferma il Dott. Nikola Djordjevic, cofondator di MedAlertHelp.org. Fortunatamente, se si riduce il consumo si sale, la pressione sanguigna diminuisce.
I reni funzionano meglio
Diminuisce il rischio di calcoli renali
Parlando ancora di reni, il consumo di sale può aumentare il rischio di sviluppare calcoli renali, ossia piccoli sedimenti compressi di sale e minerali che si formano all’interno dei reni. Solo perché sono piccoli non significa che non si facciano sentire, anzi provocano dolori molto forti. In caso di calcoli renali in passato o di rischio di svilupparne in futuro, un’azione preventiva consiste nell’evitare il consumo di sale. “Riducendo il consumo di sale, riduciamo la possibilità di sviluppare calcoli e malattie renali”, afferma il Dott. Anthony Kouri, chirurgo della Northwestern Medicine.
Riduce il rischio di ictus e infarto
Riduce il rischio di cancro allo stomaco
Secondo il World Cancer Research Found, il cancro allo stomaco è il 4° tumore più comune nel mondo ed il 3° tumore più letale. Anche se i suoi tassi di frequenza fortunatamente stanno diminuendo, è importante che le persone siano consapevoli di come prevenire questo tipo di tumori attraverso l’alimentazione e lo stile di vita. Si consiglia, innanzitutto, di limitare il consumo di sale a 5g o meno al giorno, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Anche il consumo di cibi conservati nel sale, come carne o verdure, può provocare il tumore allo stomaco. Ecco perché nei Paesi in cui salatura e fermentazione sono utilizzate per conservare i cibi tradizionali, come Corea e Giappone, i casi della malattia sono notevolmente più alti che in altre parti del mondo dove i cibi sono conservati con la refrigerazione.
Perdere peso
Le ossa ringrazieranno
Oltre ad avere un impatto sugli organi e sul sistema circolatorio, consumare troppo sale può danneggiare anche lo scheletro. In particolare, secondo uno studio presentato alla Endocrine Society, le donne che seguono una dieta ricca di sale sono esposte ad un rischio maggiore di fratture ossee dopo la menopausa, indipendentemente dalla loro densità ossea. Nello specifico, lo studio ha svelato che le donne che consumano molto sale hanno un rischio 4 volte maggiore di fratture non vertebrali rispetto a quelle che ne consumano di meno. “Il consumo eccessivo di sodio sembra essere un fattore di rischio per la fragilità ossea. È quindi importante considerarlo nelle terapie alimentari per l’osteoporosi”, spiega il Dott. Kiyoko Nawata, autore principale dello studio. Riducendo il consumo di sale, dunque, le ossa saranno più sane a lungo termine.
Meno mal di testa
Meno “visite” al bagno
Con una dieta ricca di sodio, ci si ritrova ad utilizzare il bagno più delle persone con un minor consumo di sale. Secondo Palinski-Wade, il responsabile non è il cibo stesso: “Consumare più sodio da solo non fa urinare di più, ma aumenta la sete e bevendo di più, si hanno più probabilità di espellere l’urina”. È anche importante notare che seguire una dieta ricca di sodio e non bere abbastanza acqua può causare ulteriori problemi. “Le diete ad alto contenuto di sodio senza un’ulteriore assunzione di liquidi possono, tuttavia, costringere il corpo ad estrarre l’acqua da altre cellule, il che potrebbe aumentare il rischio di disidratazione”, aggiunge Palinski-Wade. Quindi riducendo le quantità di sale, ci sono meno visite al bagno e potenzialmente meno interruzioni del sonno.
Meno sete
Riduce il senso di gonfiore
“Poiché il sodio è uno dei motivi della ritenzione idrica, riducendo il consumo di sale, verrà rilasciata più acqua dal corpo. Vi sentirete meno gonfi”, afferma Djordjevic. Numerosi studi hanno confermato che il gonfiore è uno dei principali disturbi gastrointestinali e il motivo per il quale è comune sono le diete troppo ricche di sodio.
Maggiore energia
Il palato cambierà
Riduce il rischio di mortalità
L’American Heart Association vuole educare le persone sui pericoli del sale e su come ridurlo possa far vivere più a lungo. “Gli studi riportano che riducendo il consumo di sodio a 1200mg al giorno potrebbe portare fino a 120.000 casi di malattie coronariche in meno, 66.000 ictus in meno, 99.000 infarti del miocardio in meno e 92.000 morti in meno per qualsiasi causa”, afferma Yehya. Inoltre, secondo un altro studio, se si riducesse il consumo di sale a circa 1500mg al giorno, in un periodo di 10 anni, 500.000 persone eviterebbero la morte per problemi cardiaci.