La deforestazione nell’Amazzonia brasiliana non finirà finché non ci sarà “uno sviluppo sostenibile nella regione, dove vivono 20 milioni di brasiliani, che hanno bisogno di alternative per sopravvivere”: lo ha detto al quotidiano spagnolo El Pais il ministro dell’ambiente brasiliano, Ricardo Salles, che si trova a Madrid per partecipare al vertice Cop25 sui cambiamenti climatici.
“L’aumento della deforestazione e’ avvenuto negli ultimi sette anni e non è cambiato nell’ultimo anno”, ha affermato Salles, contestando i numeri allarmanti sulla deforestazione in Amazzonia (+30% quest’anno rispetto al 2018).
“Ciò che dovrebbe essere preso in considerazione è che le persone che vivono in Amazzonia hanno la maggior quantita’ di risorse naturali e allo stesso tempo sono le più povere di tutto il Paese. Se non affrontiamo il problema della poverta’, non ci sara’ preoccupazione per il tema dell’ambiente”, ha aggiunto l’esponente del governo di Jair Bolsonaro, che in più occasioni ha polemizzato con le associazioni ecologiste e con i leader mondiali che criticano le sue politiche ambientali, fra cui il presidente francese, Emmanuel Macron.