“Greta è il cambiamento che fa bene contrapposto al cambiamento climatico“, afferma la responsabile Clima ed energia del WWF Italia, Maria Grazia Midulla, raggiunta telefonicamente a Madrid dove segue la Cop25, la Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici in corso nella capitale spagnola fino a venerdì 13 dicembre prossimo. “Credo – ha detto Midulla rispondendo il giorno dopo lo sciopero del clima a una domanda sul peso che il movimento guidato dall’attivista svedese Greta Thunberg ha sul vertice Onu – che Greta abbia un impatto. Impatto su chi vota, impatto sulla politica. Greta ha criticato l’inefficacia della politica e la cosa penso abbia eco. Certo, – sottolinea Midulla – bisogna anche dire che non sono questioni facili da risolvere“.
Sui lavori della Conferenza Midulla ha evidenziato che questa è una “fase molto interlocutoria. Sul piatto ci sono molte questioni tecniche e spero che verrà dato un segnale politico che da adesso arrivi fino alla prossima Cop. Ora inizia una fase in cui i Paesi dovranno rivedere i loro impegni nazionali per l’obiettivo comune di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi“. Inoltre, aggiunge Midulla, “mai come quest’anno grande protagonista è la scienza. I rapporti dell’Ipcc soprattutto quelli special, soprattutto quello su 1,5 gradi, fa capire quanto la situazione è pericolosa e quanto sia necessaria un’azione fortissima e una crescita esponenziale dell’azione per ridurre ed azzerare le emissioni nel più breve tempo possibile”. Da evitare, secondo l’esponente del Wwf Italia, il doppio conteggio per il mercato dei crediti di carbonio, al centro dei negoziati di questa settimana, mentre occorre concentrare gli sforzi sugli aiuti ai Paesi più vulnerabili per i danni del cambiamento climatico. E, auspica, “nella decisione finale la necessità di adeguare gli impegni agli obiettivi di 1,5 gradi“. Altra trattativa in corso è il periodo d’azione. “Noi diciamo ogni 5 anni per tutti. Mentre l’Unione Europea vorrebbe che ci fosse possibilità di avere due meccanismi“.