Orrore in Sicilia: cinque cuccioli di cane lanciati sull’asfalto e massacrati [FOTO]

“Le volontarie animaliste di Naro (Agrigento) hanno rinvenuto lunedì mattina i corpi di tre cuccioli di cane su cui è stata inflitta tortura"
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MeteoWeb

“Le volontarie animaliste di Naro (Agrigento) hanno rinvenuto lunedì mattina i corpi di tre cuccioli di cane su cui è stata inflitta tortura. Si presume che siano stati lanciati con violenza sull’asfalto o da una macchina in corsa o da un terreno che si trova sul lato opposto della carreggiata. Sull’asfalto c’erano brandelli di corpi. Due cuccioli con gravi ferite sono stati trasportati con urgenza in una clinica veterinaria. Questa mattina uno di loro è deceduto a per emorragia interna e frattura della mandibola”, così in una nota Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza Popolare Ecologista (Ape).

“Quello che è accaduto a Naro – aggiunge – è un fatto di una gravità inaudita sui cui le forze dell’ordine devono fare chiarezza e individuare l’autore della barbarie. Uccidere in maniera sadica degli esseri indifesi evidenzia la pericolosità sociale dell’individuo che si è macchine di questo crimine nefando. Ricordiamo che il primo cittadino ha l’obbligo di tutelare l’incolumità dei suoi cittadini a quattro zampe, come stabilito dalla legge 281/91. L’emergenza randagismo va affrontata dando piena attuazione alla legge di riferimento n.15 del 2000. Non ci sono parole che possono descrivere il dolore che suscitano le immagini di cuccioli  senza vita in totale dispregio del mondo animale”.

Conclude Sidoli: “con questo massacro si è passato ogni limite. È arrivato il momento che il legislatore inasprisca le pene per chi maltratta e uccide gli animali. Si può e si deve approvare con urgenza il DDL S. 1078 a firma del senatore Gianluca Perilli (M5S), calendarizzata l’8 maggio 2019 e assegnata alla 2ª Commissione permanente (Giustizia). Il rafforzamento della normativa a tutela degli animali è previsto dal programma di Governo Pd-M5s, al punto 22, che parla di contrasto a ‘ogni forma di violenza e di maltrattamento nei loro confronti’. È arrivato il momento che la politica ascolti la crescente sensibilità al rispetto della biodiversità traducendo le promesse in fatti”.

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