I glucocorticoidi sono farmaci antinfiammatori spesso prescritti per il trattamento di varie condizioni, come allergie, asma e patologie reumatiche.
Una nuova ricerca condotta dall’Università la Sapienza di Roma e dall’Università di Oxford nel Regno Unito ha dimostrato che questi farmaci potrebbero avere conseguenze a lungo termine per la salute, come aumentare il rischio di sviluppare il diabete.
Il team di ricerca ha reclutato 16 volontari maschi sani dalla Oxford Bio-Bank che sono stati divisi in 2 gruppi di controllo abbinati per età e indice di massa corporea (BMI): 6 volontari hanno ricevuto 10 mg dello steroide prednisolone e 10 volontari 15 mg per 7 giorni, due dosaggi che, spiegano i ricercatori, i medici di solito prescrivono ai loro pazienti.
Alla fine di una settimana di trattamento, i ricercatori hanno misurato nei partecipanti sia i normali biomarcatori, come i livelli di zucchero nel sangue a digiuno e il peso, sia i marcatori metabolici.
Hanno scoperto che, mentre la maggior parte dei parametri non sono stati influenzati dal farmaco, il trattamento sembra avere un impatto negativo sui meccanismi di regolazione della glicemia. A lungo termine questo può comportare un aumento del rischio di diabete.
“Questo è il primo studio che ha esaminato gli effetti metabolici a brevissimo termine delle dosi normalmente prescritte di glucocorticoidi su adulti sani e indica che, anche a dosaggi non elevati, questi farmaci possono compromettere il metabolismo del glucosio, suggerendo un aumento del rischio di diabete con il trattamento continuato”, ha affermato Riccardo Pofi, autore dello studio.
L’esperto sostiene che i risultati della sperimentazione indicano la necessità di considerare con molta attenzione il dosaggio di questi antinfiammatori, per assicurarsi che i benefici superino i potenziali rischi.
Gli autori sottolineano anche la necessità di condurre studi più ampi e conclusivi per confermare la validità dei risultati attuali.