Il governo giapponese ha reso noto che verrà ritardato fino a 5 anni il processo di rimozione del magma radioattivo all’interno della centrale nucleare di Fukushima Daichii, severamente danneggiata dal disastro del marzo 2011.
Il nuovo piano è stato divulgato dall’esecutivo dopo la prima revisione in due anni del processo di smantellamento dell’impianto.
Il ministro dell’Industria Hiroshi Kajiyama ha affermato che si tratta di un processo molto delicato ed è difficile fare previsioni, “ma la priorità è salvaguardare la salute dei lavoratori e la popolazione locale“.
Il governo prevede di terminare le operazioni di dislocamento del magma da tutti i 6 reattori della centrale atomica entro la fine del 2031. Nel frattempo il sito deve essere continuamente raffreddato: a tale scopo ogni giorno vengono prodotte 170 tonnellate di acqua radioattiva.