Champagne, spumanti, vini da tavola e amari. Condimenti e conserve tipici della tradizione. Sulle tavole degli italiani a Natale passa una grande quantità di imballaggi in vetro che, se correttamente raccolta e riciclata, è in grado di determinare benefici tangibili per l’ambiente.
Una corretta differenziata di questi materiali, infatti, consentirà di innescare un processo virtuoso che darà vita a nuove bottiglie e vasetti in vetro, del tutto identici a quelli di partenza, garantendo risparmi di materia, per almeno 70mila tonnellate; di energia, per oltre 60 milioni di barili di petrolio e con una riduzione delle emissioni, in atmosfera, di oltre 50mila tonnellate di CO2.
Praticamente l’equivalente di quanta anidride carbonica emetterebbero circa 35mila utilitarie, circolanti per un anno.
Così da Coreve (Consorzio Recupero Vetro) arriva una lista di consigli per una corretta raccolta differenziata degli imballaggi.
“È bene sapere che ciascuno di noi, nel suo piccolo, può fare la propria parte – sottolinea il presidente di Coreve, Gianni Scotti – Ad esempio separando e conferendo alla perfezione, nei contenitori dedicati al vetro, le bottiglie stappate a tavola o le conserve di sughi e marmellate. Ormai siamo prossimi ad un tasso di effettivo riciclo dell’80% circa. Purtroppo però il 13% del rottame di vetro che raccogliamo viene scartato negli impianti e siamo costretti a gettarlo in discarica, perché contaminato da materiali inquinanti come ceramica, vetroceramica (pyrex) e cristallo. Abbassare questa percentuale raggiungendo il livello medio europeo che è del 3-4% circa, significherebbe affamare queste discariche e dare nuova linfa alla filiera del riciclo del vetro, materiale unico, riciclabile al 100%, che può tornare a nuova vita all’infinito“.
Obiettivo, dunque, utilizzare correttamente le campane per la raccolta del vetro. Quindi, ecco cosa va conferito: tutte le bottiglie, da quelle del vino a quelle di champagne e spumante; i vasetti e i barattoli di vetro di conserve, marmellate, composte, sughi, salse, mostarde e prodotti sottolio o sottaceto.
E cosa non deve andare invece nella raccolta del vetro, per evitare di ridurre i potenziali benefici del riciclo: le palline di Natale e le decorazioni in vetro soffiato con cui si adornano alberi e case; le lampadine e le luci; calici e bicchieri di cristallo (veri e propri nemici giurati del riciclo del vetro); piatti, tazzine, ciotole, pirofile, statuette del Presepe e tutti gli oggetti di porcellana e ceramica; gli articoli in vetroceramica tipo pyrex.
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Feste e riciclo: da Coreve (Consorzio Recupero Vetro) arriva una lista di consigli per una corretta raccolta differenziata degli imballaggi
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