Devastanti incendi imperversano da settimane in Australia orientale: la popolazione di Sydney è soffocata dal fumo dei roghi, con un tasso di inquinamento 11 volte superiore ai massimi livelli di allerta.
I media locali riferiscono di “scene apocalittiche” senza precedenti, documentandole con fotografie di residenti che indossano maschere e di monumenti simbolo della capitale del New South Wales “oscurati” da denso fumo grigio e tossico.
Gli studenti sono barricati dentro le scuole, il porto è stato chiuso per motivi di sicurezza, i collegamenti marittimi sono interrotti.
La situazione rischia di aggravarsi ulteriormente, in quanto le condizioni meteo previste nelle prossime ore non sono favorevoli: sono attesi venti forti e temperature oltre i +40°C, che potrebbero riaccendere i focolai spenti da poco e alimentarne altri alle porte di Sydney, dove nei giorni scorsi per lo stesso motivo sono andati distrutti 319mila ettari, soprattutto in parchi nazionali.
Dallo scorso settembre almeno 6 persone sono morte e più di 2 milioni di ettari sono stati ridotti in cenere.