E’ di nuovo lei, Greta Thunberg, che sale alla ribalta delle cronache internazionali e riesce per l’ennesima volta a far associare il proprio nome alla scienza, nonostante la sua natura prettamente allarmistica che ha poco di scientifico. L’attivista svedese sedicenne è stata inserita fra le dieci persone che hanno influenzato la scienza nel 2019, secondo ‘Nature’. L’edizione di quest’anno di ‘Nature’s 10’ – la ‘classifica’ annuale stilata dalla rivista – è stata pubblicata questa settimana ed “esplora alcuni dei momenti più importanti della scienza di quest’anno, mettendo in evidenza le persone che hanno avuto ruoli chiave in quegli eventi. Queste storie spaziano dal primo computer quantistico che si è dimostrato superiore a quello convenzionale, agli sforzi per combattere i cambiamenti climatici, dalla deforestazione all’epidemia di Ebola in Africa“, commenta Rich Monastersky di Nature.
Il primo della lista è il fisico brasiliano Ricardo Galvão, che ha attirato l’attenzione del mondo sfidando il presidente Jair Bolsonaro sulla deforestazione (in forte aumento) in Amazzonia. Una posizione che a Galvão è costata il lavoro come capo del National Institute for Space Research. L’ecologa Sandra Díaz, invece, ha co-presieduto un gruppo di 145 esperti che ha prodotto la valutazione più autorevole sulla biodiversità terrestre: un milione di specie vanno verso l’estinzione. Mentre l’astrofisico Victoria Kaspi ha contribuito a dare a un super-telescopio in Canada la capacità di raccogliere dati preziosi su misteriosi flash di radiazioni nel cielo.
Greta Thunberg “ha focalizzato l’attenzione su come i deboli sforzi delle nazioni per rallentare il riscaldamento globale stanno minacciando il pianeta e le generazioni a venire“, sottolinea Nature. Potremmo definirlo uno ‘scivolone’ storico per la storica rivista, considerando che molti scienziati in realtà hanno sostenuto in più riprese che il cambiamento climatico è influenzato in minima parte dall’azione dell’uomo, una parte irrisoria e che, anche se da domani smettessimo di produrre CO2, non influirebbe sul riscaldamento globale in corso. Si tratta di un fenomeno naturale che si è ripetuto più volte nel corso della vita del nostro pianeta e definire Greta un personaggio che ha fatto la scienza risulta una forzatura di non poco conto, che sprizza strumentalizzazione da tutti i pori.