Greta Thunberg, l’attivista svedese di 16 anni, rifiuta di volare in aereo, compiendo i suoi viaggi transatlantici in barca. L’attivista svedese crede che questa scelta riduca le emissioni di carbonio prodotte dagli aerei. Quindi, quando lo scorso mese Greta ha avuto bisogno di viaggiare dagli Stati Uniti all’Europa per poter partecipare al vertice sul clima di Madrid (la Cop25 è ufficialmente iniziata oggi), ha viaggiato in barca. Tuttavia, è emerso che il viaggio di Greta non ha ridotto le emissioni di carbonio, come era nelle sue intenzioni. Ha prodotto, invece, la stessa quantità di emissioni che Greta sperava di ridurre, o forse anche di più.
Infatti, Nikki Henderson, skipper di 26 anni, è volata negli Stati Uniti dalla Gran Bretagna per condurre La Vagabonde, il catamarano di 15 metri che sta riportando Greta in Portogallo, dopo un viaggio di 5.500km circa. Il viaggio di Greta avrebbe dovuto far evitare circa 2-3 tonnellate di emissioni di anidride carbonica. Ma il volo di Henderson dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti ha probabilmente prodotto la stessa quantità di emissioni che il viaggio sperava di evitare, opponendosi alla “missione” di Greta.
Le critiche sul web non sono mancate. “Che sorpresa. La mano sinistra non sa cosa sta facendo quella destra. Ipocriti”, è uno dei tanti commenti. “Thunberg deve rendere conto di questo. È quello che sta chiedendo a tutti noi”, si legge in un altro commento. “Non c’è niente di carbon neutral in un catamarano in fibra di carbonio. Per la costruzione, c’è un’emissione di anidride carbonica di diverse tonnellate. Tutte queste persone probabilmente hanno un impatto ambientale molto più grande delle persone normali”, ha scritto qualcun altro.
Insomma, come già successo per il viaggio che in estate ha portato Greta dall’Europa agli USA, anche in questa occasione il suo intento di “salvare il pianeta” riducendo le emissioni non ha avuto effetti, se non quello di rendere ridicolo il tutto, compresi quanti la sostengono nelle sue proteste, ignorando le sue contraddizioni.