Lotta agli inquinanti emergenti: al via il monitoraggio delle acque del Po

Parte dal Ferrarese la lotta agli inquinanti emergenti nelle acque del Po, sostanze come farmaci, prodotti per la cura e l'igiene personale o stupefacenti
MeteoWeb

Parte dal Ferrarese la lotta agli inquinanti emergenti nelle acque del Po, sostanze come farmaci, prodotti per la cura e l’igiene personale o stupefacenti. Lo prevede il progetto triennale ‘Interreg boDEREC-CE’ presentato dall’Autorita’ Distrettuale del fiume Po e Arpae, con la struttura Idro-Meteo-Clima, nella sede dell’Acquedotto di Lubiana in Slovenia.

Il campionamento degli inquinanti inizierà nei prossimi mesi presso l’impianto di trattamento delle acque potabili a Pontelagoscuro (Ferrara), gestito dal Gruppo Hera. Obiettivo del progetto la predisposizione di strumenti per il monitoraggio fedele delle acque e per il riconoscimento e gestione dei cosiddetti “inquinanti emergenti”.

Un’analisi dalla quale i ricercatori puntano a estrapolare differenti scenari relativi alle risorse idriche su scala di bacino in contesto di cambiamenti climatici, di possibili variazioni di utilizzo delle acque, dell’uso del suolo e delle diverse pratiche agricole ed industriali.

“L’attività svolta dai 2.200 depuratori lungo l’asta del Po ha consentito di migliorare la qualita’ della risorsa idrica, dimostrata dalla presenza di una ritrovata biodiversità – spiega Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po – Questo non deve far abbassare la guardia sulle nuove tipologie di inquinanti, che intendiamo arginare con ogni strumento tecnico-scientifico possibile“.

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