Si aggrava a 41 morti il bilancio delle vittime del tifone che il giorno di Natale si è abbattuto, devastandole, sulle isole Visayas, nel centro dell’arcipelago delle Filippine, destinazione turistica assai gettonata per via delle spiagge con la sabbia bianchissima. Lo riferiscono i media locali. I soccorritori sono ancora alla ricerca di dodici persone che risultano disperse.
“Speriamo che non trovare più morti“, ha detto Mark Timbal, portavoce dell’agenzia nazionale per la gestione delle catastrofi. Quest’ultima ha stimato che il ciclone ha danneggiato 260.000 case e costretto quasi 100.000 persone a lasciare le proprie abitazioni e a sistemarsi nei rifugi di emergenza.
Il governo filippino stima che questa potente tempesta tropicale ha causato danni per 21 milioni di dollari nel settore agricolo e alle infrastrutture. In alcune zone colpite dal tifone, che era accompagnato da raffiche di vento che raggiungevano i 200 km all’ora, le linee elettriche e la rete internet sono state messe fuori uso.