Previsioni Meteo Gennaio 2020: Capodanno, Epifania e il prosieguo, graduale escalation del freddo [MAPPE]

Previsioni Meteo Gennaio 2020: si parte con alta pressione ma, dall'Epifania, nuove novità fredde con rischio piogge e neve per diverse regioni. Ecco l'evoluzione in anteprima
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Previsioni Meteo Gennaio 2020 – Prima irruzione fredda significativa, in questi giorni, in particolare sulle regioni adriatiche, appenniniche centro-meridionali e sul Sud Italia. Fine dell’anno all’insegna, quindi, di un clima invernale (come con ampio margine di anticipo annunciato da queste pagine) su molte regioni italiane, anche con neve in Appennino fino a bassa quota e che localmente potrebbe essere abbondante a iniziare dalla collina, sui rilievi appenninici abruzzesi, su quelli della Lucania, della Calabria settentrionale, specie Sila, e sui rilievi del Nordest Sicilia. Mediamente asciutto e soleggiato sul resto dell’Italia, anche se con clima abbastanza freddo un po’ ovunque.

previsioni meteo gennaioMa come evolverà la situazione per Capodanno, Epifania e per i giorni a seguire? In questa analisi volgiamo lo sguardo proprio all’evoluzione del tempo nella prima metà di gennaio.

Avevamo anche detto, nei nostri ricorrenti editoriali sul medio-lungo termine, che dopo questa fase fredda di fine anno, ci sarebbero stati alcuni giorni all’insegna di un’alta pressione e, quindi, di un miglioramento generale del tempo. Questa tendenza è confermata, con il giorno di Capodanno che trascorrerà all’insegna del sole splendente ovunque sull’Italia. Attenzione, però, perché i bassi strati sono piuttosto raffreddati per cui nelle ore notturne e mattutine continuerà a fare freddo un po’ ovunque, da Nord a Sud, con rischio di gelate diffuse. Condizioni del tempo che non muteranno pressoché fino alla  4 gennaio.

Ma una novità si scorge nelle simulazioni modellistiche per i giorni a seguire. L’alta pressione, infatti, che continuerà a essere il protagonista di questa fase invernale e con molta probabilità per tutto il corso dell’inverno, non sempre proteggerà l’Italia. Da tutte le nostre indagini teleconnettive, già ampiamente espresse, nonché anche dalle indicazioni dei Global Models, che si allungano, oramai, con le code delle loro corse fino a metà gennaio, evince una maggiore propensione del fulcro anticiclonico verso il Regno Unito, l’Europa centrale o anche in parte settentrionale, ma minore incisività soprattutto sul Mediterraneo centro meridionale e orientale. Questa peculiarità “logistica” della figura anticiclonica vuole dire essenzialmente una cosa fondamentale: buona parte dell’Italia, soprattutto le aree centro-meridionali adriatiche, il Sud in genere e diversi settori anche delle due isole maggiori, spesso non protetti dall’anticiclone e, piuttosto, esposti a correnti fredde da Est. Il trend di massima a iniziare dal 5/6 gennaio e verso metà mese, dovrebbe essere questo.

Non è dato, a ora, esprimersi con che incisività le correnti fredde orientali possano penetrare verso il Mediterraneo centrale e l’Italia. Potrebbe trattarsi di influenze più marginali, ma anche di incidenza importante, magari con possibili ciclogenesi sui nostri mari e fasi invernali di un certo significato. Circa la tipologia di incidenza dell’aria fredda, ci riserviamo di apportare maggiori dettagli nel corso dei prossimi giorni, sulla base di dati più aggiornati.

Al momento ci sentiamo senz’altro di dire che le regioni del medio-basso Adriatico, quelle meridionali e le due isole maggiori, a iniziare dal 5/ 6 gennaio e probabilmente per una settimana a seguire, potrebbero essere meno protette dall’alta pressione e più esposte a correnti mediamente fredde provenienti dall’Est Europa. Ciò significherebbe, come evidenziato anche nell’immagine precipitazioni, che queste medesime aree sarebbero maggiormente esposte a instabilità, mediamente di tipo freddo, con rischio di locali piogge alle basse quote e di locali nevicate in prevalenza collinari, lungo tutto l’Appennino. Magari precipitazioni più abbondanti tra Lucania e Calabria.  Sulla base dei dati attuali ci sentiamo anche di dire che per il periodo considerato, le regioni del medio-alto Tirreno, ma tirreniche in genere, e quelle settentrionali, dovrebbero invece risentire di più della presenza dell’alta pressione, con tempo mediamente stabile e più soleggiato anche se, magari, abbastanza freddo di notte e al mattino; mite di giorno, con valori spesso sopra norma.

La redazione di MeteoWeb continuerà a vagliare la possibile evoluzione del tempo per la prima metà di gennaio, portando ulteriori aggiornamenti nei nostri quotidiani editoriali.

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