Reggio Calabria: all’ospedale Morelli una nuova terapia per la psoriasi

Si tratta di una nuova terapia biologica mirata che inibisce una delle molecole pro-infiammatorie responsabili della psoriasi
MeteoWeb

La psoriasi rappresenta la patologia infiammatoria cutanea maggiormente diffusa e colpisce circa 2 milioni e mezzo di italiani. “È una malattia complessa che se non viene adeguatamente trattata può incidere sia sulla salute generale che sulla qualità della vita – spiega Giovanna Malara, direttore U.O.C Dermatologia all’Ospedale Morelli – in Italia la prevalenza al 2,9%, circa 57.000 persone in Calabria di cui circa il 30-35% in una forma moderata-grave. Molti pazienti non accedono ai trattamenti più avanzati o non raggiungono obiettivi terapeutici ottimali, oppure osservano una perdita della risposta al trattamento nel corso del tempo”. A Reggio Calabria nei prossimi mesi arriverà il nuovo trattamento biologico ad iniezione trimestrale per gli adulti candidati alla terapia sistemica: si tratta di una nuova terapia biologica mirata che inibisce una delle molecole pro-infiammatorie responsabili della psoriasi e che promette di liberare i malati dalle placche psoriasiche attraverso un’unica iniezione ogni 3 mesi denominnata Skyrizi (risankizumab), inibitore dell’interleuchina-23, prodotto da Abbvie. “Accogliamo con entusiasmo il parere favorevole della Commissione Europea – prosegue la Malara – perché Risankizumab rappresenta un importante progresso di cui presto speriamo potranno beneficiare i nostri pazienti; ottimi risultati nella risoluzione delle lesioni cutanee e nel miglioramento della qualità di vita rispetto agli standard di cura“.
I centri di riferimento, come il nostro, inoltre garantiscono competenze e continuità assistenziale e rappresentano le uniche strutture autorizzate alla prescrizione di terapie avanzate e mirate per la psoriasi. Diagnosi precoce e terapie moderne significano un efficace controllo della patologia nella quasi totalità dei casi e una riduzione dell’impatto sulla sfera emotiva e sociale.

Condividi