Il Sole è al minimo della sua attività: nel corso dell’anno, il suo disco è rimasto senza macchie per 271 giorni, di cui gli ultimi 34 consecutivi. Un vero e proprio record, che non si registrava da oltre un secolo e che potrebbe aumentare ancora fino alla prossima primavera. Era dal 1913 infatti, quando il nostro astro rimase senza macchie per 311 giorni, che non accadeva qualcosa di simile, mentre nel 2008 si è avuto il terzo anno di quiete con 268 giorni. “L’attività solare è scandita da cicli di circa 11 anni ciascuno. Polo nord e polo sud si invertono con questa cadenza. È un po’ come se una calamita si frantumasse al massimo dell’attività, creando numerose polarità opposte che emergono sotto forma di macchie“, spiega Silvano Fineschi, direttore dell’Osservatorio di astrofisica di Torino dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf).
Si prepara dunque un periodo di debole attività solare e poche macchie solari. Il Sole per ora è tranquillo e non ci sono brillamenti, ha proseguito Messerotti, ma possono esserci dei buchi nella parte più esterna dell’atmosfera solare, chiamata corona, dai quali possono essere spinti verso l’esterno gli sciami di particelle cariche di energia che costituiscono il vento solare. “Quello che soffia ora dal Sole – ha aggiunto l’esperto – è un vento molto lento e denso, tramite il quale arriva una quantità maggiore di radiazioni ionizzanti che possono essere dannose per gli astronauti della Stazione spaziale, i satelliti e gli apparecchi tecnologici in orbita e i voli con rotte polari. Il prossimo ciclo sarà simile a quello che si sta concludendo ora“.