Spazio, “Se l’Italia fa sistema vince”: inaugurata la prima edizione di New Space Economy European ExpoForum

Inaugurato oggi il New Space Economy European ExpoForum 2019, il primo evento dedicato a 360 gradi all'economia dello spazio
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Se l’Italia fa sistema riesce a vincere battaglie importanti e l’insegnamento può venire proprio dallo spazio“. È il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per lo spazio, Riccardo Fraccaro, a inaugurare New Space Economy European ExpoForum 2019, il primo evento dedicato a 360 gradi all’economia dello spazio ideato e organizzato da Fiera Roma e Fondazione Edoardo Amaldi, oggi al via. Fare sistema per promuovere la nuova economia che deriva dallo spazio è la sfida che sta ponendo un “settore altamente strategico” e che “sta avendo un impatto importante sulla qualità della vita, con molte applicazioni“, ha sottolineato il Sottosegretario. E citando l’investimento italiano di 2,828 miliardi deliberato a Siviglia all’ultima ministeriale Esa, ha affermato: “Abbiamo posto le basi, come Italia, per rafforzare la nostra leadership. Lo abbiamo fatto in maniera lungimirante, prima di tutto per un fattore economico. Investire nello Spazio significa investire sullo sviluppo e progettare il futuro del Paese“.

Sono intervenuti all’apertura anche il Sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, il Sottosegretario allo Sviluppo economico Gian Paolo Manzella, Niccolò Invidia dell’Intergruppo parlamentare sullo spazio, Paolo Orneli, Consigliere regionale dello Sviluppo economico per la Regione Lazio e il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Giorgio Saccoccia. A fare gli onori di casa il presidente del comitato scientifico dell’Nse ExpoForum Roberto Battiston e l’Amministratore unico e Direttore generale di Fiera Roma Pietro Piccinetti. Per Di Stefano “l’Italia è uno Space Rider“, grazie agli investimenti “senza precedenti” nel settore “che hanno portato il nostro Paese a essere il terzo contributore dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa)“. L’Italia – ha continuato Di Stefano – “è un grande Paese dello spazio come forza imprenditoriale“, con uno sviluppo che sta toccando numerose imprese, dalle start up ai grandi attori. “Lo spazio non è solo scienza e ricerca – ha sottolineato Giorgio Saccoccia Presidente Asi – ma è anche generatore di valore e porta aperta verso il futuro. Le nostre parole sono sostenere e collaborare. Sostenere e collaborare con grandi realtà industriali esistenti ma aiutare le tante start up che sono nate e che possono nascere grazie all’uso dei dati e servizi satellitari. Oggi siamo all’apertura di questa NSE Expo dello spazio con l’obiettivo di innalzare il livello di conoscenza delle attività spaziali, soprattutto nelle nuove generazioni. Il forum – ha ribadito il Presidente dell’Asi – non deve quindi essere visto solo come un luogo per gli addetti ai lavori ma anche come uno strumento di divulgazione generale. In Italia non avevamo questo spazio e ora finalmente possiamo presentare il nostro mondo a tutti”.

A seguire, si sono confrontati su opportunità e sfide dell’economia dello spazio i direttori delle Agenzie spaziali europee, tra cui il Presidente di CNES Jean-Yves Le Gall e il Presidente di IAF Pascale Ehrenfreund. “Lo spazio sta governando le nostre vite quotidiane“, ha osservato il direttore generale dell’Esa Johann-Dietrich Wörner, che ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza di unire le forze tra settore privato e pubblico. Secondo quanto spiegato, dai 14,5 miliardi di euro stanziati a Siviglia per la nuova economia dello spazio emerge un “sostegno a tutti i pilastri della nostra strategia per il futuro. Lo spazio può fare qualcosa per la società“, ha dichiarato Wörner, parlando dell’impatto anche sull’ambiente e nel campo della scienza, come per quanto riguarda le missioni su Mercurio e del telescopio spaiale Cheops. Il direttore generale dell’Esa ha inoltre parlato della Luna e di Marte come possibili mete di future esplorazioni umane e robotiche. Space 19+, ha concluso, prevede anche un attenzione ai rischi delle attività spaziali per rafforzare quanto possibile la sicurezza.

Tra gli ospiti della prima giornata, dedicata ai temi “Data Analytics” e “New mobility”, Carlo des Dorides, Direttore esecutivo GSA, Tim Hughes, Vice Presidente SpaceX, Agniszka Lukaszczyk, Direttore senior per gli Affari europei di Planet Lab, Massimo Claudio Comparini, Ceo e-GEOS, Maurice Borgeaud, Capo Dipartimento Esa, Fiammetta Diani, Vice Capo per lo Sviluppo del mercato GSA, Alessandro Neri, Presidente di Radiolabs, Fabio Senesi, Direttore FS spa Holding, Riccardo Lanari, Direttore CNR IREA, Luigi Pasquali, CEO Telespazio. “I piani per la messa in orbita della costellazione di satelliti Starlink – ha illustrato Tim Hughes – procedono secondo i tempi previsti con l’immissione in orbita di 60 satelliti per volta. La costellazione prevede 4400 satelliti per garantire la copertura delle comunicazioni a tutta la terra, ma sarà operativa con i primi 1400 satelliti tra il 2020 e il 2021. Abbiamo studiato – ha continuato – ogni aspetto sia sul piano della sicurezza (detriti spaziali), sia, ad esempio, sul piano della luminosità: dal punto di vista visivo non produrranno inquinamento, abbiamo così accolto l’invito degli astronomi”.

Domani i temi trattati dal forum saranno “Future Markets” e “New Space Economy”, con i contributi, tra gli altri, di Andreas Veispak Capo dell’Unità di e-Infrastructure & Open Science Cloud della Commissione europea, Konstantin Kondak, a capo di Flying Robots Group, DLR, Peter Klinken, Chief Scientist dell’Australia Occidentale, Roberto Cingolani, Responsabile Innovazione tecnologica Leonardo, Yossi Yamin Direttore SpacePharma, Gilles Rabin, Direttore Innovazione CNES, Luca Del Monte, Capo delle Politiche industriali e SME Division, Barbara Poggiali, Capo della Divisione Cyber security di Leonardo.

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