Gli adolescenti italiani non sanno leggere: una strage di cultura che ha portato l’Italia ad un posto umiliante nel panorama mondiale

Social, influencer e compagnia bella ci stanno portando a diventare un esercito di rimbambiti che si esalta per l'ultimo maglioncino alla moda, ma che non sa fare l'essenziale: leggere e scrivere  
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Gli studenti italiani quindicenni ‘bocciati’ in Lettura. Non in matematica, non in fisica applicata, non in biotecnologia, ma in lettura. Ovvero le basi della cultura. L’allarme è stato lanciato dopo l’ultimo rapporto Ocse-Pisa (Programme for International Student Assessment) relativo al 2018, che prende in esame i risultati scolastici dei ragazzi di 79 Paesi, di cui 37 aderenti all’Ocse.

Gli studenti italiani in lettura ottengono un punteggio di 476, posizionandosi tra il 23° e il 29° posto tra i paesi Ocse. Il punteggio è molto simile a quello di Svizzera, Lettonia, Ungheria, Lituania, Islanda e Israele. Sono invece le province cinesi di Beijing, Shanghai, Jiangsu, Zhejiang e Singapore ad ottenere un punteggio medio superiore a quello di tutti i paesi che hanno partecipato al Programma. Hanno partecipato alla prova 11.785 studenti quindicenni italiani, divisi in 550 scuole totali.

leggere libroMa non basta, perché nel nostro Paese si conferma anche il divario Nord-Sud: gli studenti del Nord in lettura ottengono i risultati migliori, mentre i loro coetanei delle aree del Sud sono quelli che presentano le maggiori difficoltà. I quindicenni del Centro, invece, conseguono un punteggio medio di 484, superiore a quello degli studenti del Sud e Sud Isole, inferiore a quello dei ragazzi del Nord Est, ma non diverso da quello dei quindicenni del Nord Ovest.

Una strage dunque, che si palesa proprio nell’era in cui dovremmo avere un tasso di alfabetizzazione senza precedenti nella storia mondiale. Una vergogna e, soprattutto, un fallimento della scuola e della società italiana, che lascia l’amaro in bocca, considerando il fatto che i veloci ritmi moderni necessitano di conoscenze generali molto ampie, impossibili da avere senza un buon livello di lettura. Anche perché, va da sé, se non sappiamo leggere non sappiamo nemmeno scrivere e ragionare. Un vero e proprio problema in termini evolutivi e di progresso, considerando che si tratta di un fenomeno regressivo allarmante.

Forse sarebbe il caso di riprendere in mano libri, che siano cartacei o e-book, e di provare a fare lo sforzo di leggere, capire e saper rielaborare. Perché social, influencer e compagnia bella ci stanno disabituando anche a questo, portandoci a diventare un esercito di rimbambiti che si esalta per l’ultimo maglioncino alla moda, ma che non sa leggere e non sa scrivere.

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