La scossa di terremoto che all’1:17 della scorsa notte ha colpito l’area flegrea non è stata uno scherzo. Il sisma, di magnitudo 2.8, s’è verificato ad appena 1.8km di profondità con epicentro nel centro abitato di Pisciarelli, esattamente a metà strada tra Napoli e Pozzuoli. La scossa è stata distintamente avvertita nel cuore della notte a Napoli, Pozzuoli, Quarto, Marano di Napoli, Casoria, San Giorgio a Cremano, Aversa e Bacoli, dove le persone si sono svegliate nel sonno con un risentimento sismico che in alcune aree ha raggiunto il V° grado Mercalli in base ai reporti pubblicati dall’INGV. Grande paura ad Agnano, quartiere partenopeo nell’area flegrea, nelle vicinanze della Solfatara, ovviamente a Pozzuoli ma anche in numerosi quartieri del capoluogo campano come il Vomero, Bagnoli, e Fuorigrotta, oltre che a molti centri dell’hinterland.
Nonostante la magnitudo non elevata, si tratta del terremoto più forte da quando il bradisismo flegreo ha ripreso la fase di innalzamento del suolo. Il fenomeno del bradisismo, movimento ascensionale del suolo, a Pozzuoli, si evidenzia in particolare nella zona della darsena, il cosiddetto ‘Valione’ dove l’abbassamento del livello del mare non consente un agevole attracco alle barche dei pescatori e dei diportisti.
“Il contenuto energetico dell’intero sciame della scorsa notte non è particolarmente rilevante e al momento non ci sembra si discosti dagli andamenti anomali che registriamo in questa fase“, ha detto all’Adnkronos Francesca Bianco, direttore dell’Osservatorio Vesuviano. La scossa 2.8 con epicentro a una profondità di 2 km resta comunque “l’evento più energetico che abbiamo registrato da quando è ripartita l’attività bradisismica nel 2006“, aggiunge Bianco ricordando che finora l’evento maggiore era stato di magnitudo 2.5. “In ogni caso – ricorda – sono delle magnitudo non elevate“. L’area della Solfatara è in una condizione definita di “agitazione” dal dicembre 2012 e l’allerta è passata da livello base a livello di attenzione. “Se questo sciame avrà una significatività nel cambio di stato del vulcano è presto per dirlo – continua Bianco – ma non sembra al momento un fenomeno molto più anomalo degli altri che abbiamo registrato. Siamo in una fase bradisismica e che ci sia un evento di magnitudo 2.8 purtroppo ci può stare. Se dovesse cambiare lo scenario, cioè se dovessero cambiare altri parametri, si faranno le dovute valutazioni, ma al momento è un evento che ha una magnitudo di poco superiore rispetto alla massima registrata di 2.5 e non sembra essere un dato particolarmente allarmante“, conclude.