Mark Zuckerberg festeggia, gli utenti di ‘faccia-libro‘ un po’ meno. Le sue applicazioni, Facebook, Messenger, WhatsApp e Instagram, sono state le più scaricate del 2019 su Google Play e iOs. Il successo è planetario e il 2020 si prevede come un anno ancora più fruttuoso, con l’unificazione delle App e altre novità che verranno presentate con l’anno nuovo.
Mentre il giovane miliardario americano festeggia a suon di costose bollicine, però, i dati di milioni di utenti Facebook sono ancora a rischio: è infatti emerso un nuovo caso di esposizione dei dati personali. La società di sicurezza Comparitech avrebbe individuato un database contenente dati personali di 267 milioni di utenti del social network e ne dà notizia sul suo sito.
Viste le continue notizie simili che si sono susseguite quest’anno e visti i risultati eclatanti portati a casa da Zuckerberg resta da chiedersi quanto siamo diventati stolti e incauti, tutti noi, visto che continuiamo ad usufruire di un’app che molto spesso si è rivelata non sicura dal punto di vista della protezione dei dati. Una domanda quasi retorica, ormai, visto che è diventato quasi indispensabile avere un profilo Facebook, del quale molti di noi non farebbero a meno nonostante i pericoli per la privacy.