Si tinge sempre più di giallo la ricostruzione di quanto accaduto l’8 gennaio in Iran, quando un aereo della Ukraine International Airlines (UIA) si è schiantato pochi minuti dopo il decollo dall’Imam Khomeini International Airport di Teheran, uccidendo tutte le 176 persone a bordo. Sono sorti dei dubbi sulle affermazioni che l’incidente sia stato il risultato di problemi tecnici, con esperti di aviazione indipendenti che sostengono che la spiegazione più probabile sia quella dell’abbattimento.
Il Boeing 737-800 diretto a Kiev era partito da Teheran intorno alle 6:14 (ora locale) e si è schiantato appena 2 minuti dopo il decollo. L’aereo, la cui partenza era stata ritardata di circa un’ora, ha raggiunto i 2.400 metri per poi precipitare nei campi a circa 60km da Teheran. Un video sembra mostrare il bagliore arancione dell’aereo, che sfreccia apparentemente in fiamme nel cielo per 30 secondi prima di schiantarsi creando una palla di fuoco. Il luogo dello schianto vede un ampio campo di detriti sparsi nei campi.
Incidente aereo in Iran, il momento in cui il jet prende fuoco e si schianta al suolo in una palla di fuoco [VIDEO]
Le autorità iraniane e l’ambasciata ucraina avevano affermato che dietro l’incidente ci sono state “difficoltà tecniche”, ma l’Ucraina ha poi ritirato la dichiarazione e richiesto un’indagine ufficiale, rimuovendo anche una parte della dichiarazione che escludeva un attacco terroristico o un missile. L’Iran ha detto che non rilascerà le scatole nere a Boeing, la compagnia aerea americana, e alle autorità internazionali, facendo mettere in dubbio agli analisti che si sia trattato di un problema meccanico. Foto della fusoliera e di una sezione di un’ala (vedi immagini della gallery scorrevole in alto, a corredo dell’articolo) mostrano grandi buchi nella struttura metallica. Alcuni esperti credono che possano essere il risultato di proiettili che hanno colpito l’aereo, altri sono più cauti.
L’aereo è precipitato meno di 4 ore dopo che l’ultimo missile iraniano era stato lanciato verso le basi militari USA in Iraq. La televisione di stato iraniana ha iniziato a trasmettere la notizia dell’incidente entro circa 45 minuti, dichiarando quasi immediatamente che era stato causato da “problemi meccanici”. Qassem Biniaz, portavoce della Road and Transportation Authority dell’Iran, ha dichiarato all’agenzia di stampa statale IRNA che un incendio aveva colpito uno dei motori e che il pilota aveva perso il controllo dell’aereo, facendolo precipitare. L’ambasciata ucraina in un primo momento ha concordato sul fatto che la causa fosse un problema al motore, salvo poi fare marcia indietro su tale dichiarazione.
Ma gli esperti di aviazione hanno subito pensato che fosse tutto molto strano. Innanzitutto che le autorità sapessero che fosse stato un problema meccanico meno di un’ora dopo un terribile incidente come questo e poi hanno notato la coincidenza poco probabile che un aereo schiantatosi in una zona di guerra avesse avuto un raro problema al motore. Il Boeing 737-800, infatti, è un modello diverso rispetto al tristemente noto Boeing 737 MAX, lasciato a terra dopo due gravi incidenti in 5 mesi in cui sono morte 346 persone, che hanno svelato un difetto tecnico. Questo Boeing, invece, è un modello affidabile e in questo caso, aveva solo 3 anni e aveva superato il controllo tecnico appena due giorni prima dell’incidente. “L’aereo era in buone condizioni. Garantiamo la funzionalità del nostro aereo e l’alta preparazione dei nostri equipaggi”, ha detto Yevgeny Dykhne, presidente di Ukraine International Airlines.
Mentre alcuni esperti credono che sia ancora troppo presto fare congetture, OPS, gruppo di monitoraggio del rischio aereo, ha affermato: “Suggeriamo che l’ipotesi iniziale sia un evento di abbattimento, simile a MH17, fin quando non ci saranno le prove del contrario”. Sottolineando le foto del luogo dello schianto, hanno aggiunto che “mostrano chiari buchi di proiettili nella fusoliera e in una sezione di un’ala”.
Vadim Lukashevich, un indipendente esperto russo di aviazione, ha dichiarato a The Independent che dalle prove di dominio pubblico è chiaro che c’è stato un incendio a bordo e che l’aereo si sia distrutto all’impatto. Il resto, afferma, sono “congetture”: “In qualsiasi incidente aereo, solitamente ci sono 3 fattori: umano, meteorologico e meccanico. Qui possiamo aggiungerne un quarto: quello politico. Sappiamo che poche ore prima dell’incidente, l’Iran ha lanciato missili su obiettivi USA in Iraq. Si aspettavano una risposta per via aerea. Sappiamo che erano in piena allerta”. Secondo l’esperto, è troppo presto per escludere un attacco esterno, anche se gli iraniani sostengono che uno dei motori abbia preso fuoco: “Un incendio al motore non esclude la possibilità che sia stato causato da un missile. Il fatto che l’Iran abbia immediatamente scartato tutte le spiegazioni meccaniche è sospetto“. Alla luce delle tensioni politiche nell’area, è stato un errore madornale non chiudere lo spazio aereo all’aviazione civile, secondo Lukashevich: “Come minimo, gli iraniani hanno tirato una tigre per l’orecchio e non sono scappati via”.
Julian Bray, esperto di aviazione, ha dichiarato a The Sun: “Questo è catastrofico e non il tipo di incidente che deriva da un guasto al motore. È molto insolito, ci si aspetterebbe di vedere dei rottami ma tutto quello che si può vedere sono detriti”, aggiungendo che è troppo presto per conoscere con certezza cosa abbia causato l’incidente, come sostenuto da altri esperti.
Si teme che l’aereo possa essere stato abbattuto dalle nervose difese iraniane a seguito degli attacchi missilistici, scambiandolo per un missile americano o per un bombardiere stealth. L’incidente ha delle analogie con l’abbattimento di un aereo della Malaysia Airlines, scambiato per un missile dalle forse russe nel 2014. Anche la Marina statunitense ha ucciso 290 persone in un incidente simile, dopo aver abbattuto per errore un aereo passeggeri iraniano nel 1988. È anche possibile che l’aereo partito ieri da Teheran sia stato colpito da piccole armi da fuoco al decollo (i proiettili traccianti possono raggiungere altezze di 300 metri) e che abbia continuato a salire prima di precipitare al suolo. Philip Ingram, ex agente dell’intelligence militare, sottolinea che un missile sia la causa più probabile dell’incidente, ma non esclude un attacco terroristico, forse una bomba posizionata in aeroporto. Ingram, inoltre, ha fatto notare che il volo era gestito da una compagnia aerea ucraina, un Paese in conflitto con la Russia, che a sua volta è uno dei più grandi sostenitori dell’Iran.
È emerso, inoltre, che i piloti e l’equipaggio non sono riusciti a comunicare con i controllori del traffico aereo nei momenti che hanno preceduto la tragedia, il che suggerisce che l’aereo possa essere stato colpito improvvisamente e violentemente, costringendo l’equipaggio a lottare per controllare il velivolo, senza avere il tempo di comunicare via radio.
Diverse compagnie aeree ora hanno sospeso i voli nello spazio aereo iraniano e iracheno. Per Boeing è un momento terribile, a così poco tempo dai disastri dei jet 737-MAX. “Questo è un evento tragico e i nostri commossi pensieri vanno all’equipaggio, ai passeggeri e alle loro famiglie. Siamo in contatto con i clienti della nostra compagnia aerea e li sosteniamo in questo difficile momento. Siamo pronti ad assistere in ogni modo necessario”, ha dichiarato la compagnia. Ma l’Iran non sembra volere che investigatori occidentali partecipino alle indagini e quindi, è possibile che la verità su questa terribile tragedia rimanga ancora nel mistero.