Alimentazione: le diete nel mondo sempre più convergenti

Se i modelli internazionali di approvvigionamento alimentare supportano oggi diete più sane in alcune parti del mondo, causano sottopeso e obesità altrove
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Le diete stanno cambiando in tutto il mondo e, per alcuni versi, stanno convergendo. Ma se i modelli internazionali di approvvigionamento alimentare supportano oggi diete più sane in alcune parti del mondo, causano sottopeso e obesità altrove. E tutto ciò sta avendo effetti importanti anche sulla sostenibilità ambientale, con conseguenze potenzialmente preoccupanti. E’ quanto notano James Bentham, docente di statistica presso la School of Mathematics, Statistics and Actuarial Science del Kent, Majid Ezzati della School of Public Health dell’Imperial College di Londra, e altri colleghi britannici e internazionali autori di una ricerca pubblicata su ‘Nature Food’.
Gli studiosi hanno analizzato i dati sulla fornitura di cibo in 171 Paesi dagli anni ’60 del secolo scorso al 2010, scoprendo che la Corea del Sud, la Cina e Taiwan hanno subito i maggiori cambiamenti negli ultimi 5 decenni, con alimenti di origine animale come carne e uova, zucchero, verdure, frutti di mare e prodotti oleaginosi che stanno diventando una percentuale molto più ampia della dieta ‘nazionale’. Al contrario, in molti Paesi occidentali l’offerta di alimenti di origine animale e di zuccheri è diminuita, in particolare in quelli di lingua inglese ad alto reddito come Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Australia. I ricercatori hanno anche scoperto che molte nazioni in tutto il mondo hanno visto un aumento delle diete a base vegetale.
Ma la regione dell’Africa sub-sahariana è quella che ha mostrato il minimo cambiamento nella dieta, a causa della mancanza di approvvigionamento alimentare diversificato, e questa potrebbe essere la spiegazione per lo stato di malnutrizione generalizzato in questa area.
Il tramonto delle diete a base di alimenti di origine animale e zuccheri e il corrispondente aumento della disponibilità di verdure indicano una possibile tendenza verso regimi alimentari più equilibrati e sani in alcune parti del mondo. Mentre in Corea del Sud, Cina e Taiwan, l’aumento della disponibilità di origine animale e di zuccheri ha provocato un drammatico aumento dell’obesità.
Secondo Bentham, “vi sono chiari cambiamenti nell’offerta alimentare globale e queste tendenze possono essere responsabili di forti miglioramenti nella nutrizione in alcune parti del mondo. Tuttavia, l’obesità rimane una preoccupazione a lungo termine e speriamo che la nostra ricerca aprirà le porte all’analisi dell’impatto sulla salute dei vari modelli di dieta globale. Come anche di quello ambientale“.
I progressi nella scienza e nella tecnologia, insieme all’aumento dei redditi – osserva Ezzati – hanno permesso a molte nazioni di avere accesso a una maggiore varietà di alimenti. Dobbiamo sfruttare questi progressi e mettere in atto politiche che forniscano cibi più sani alle persone di tutto il mondo, in particolare a coloro che attualmente possono permetterseli di meno“.

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