Il 2020 comincia con l’incubo smog in tutto il bacino padano, dal Piemonte all’Emilia-Romagna. La concentrazione nell’aria delle ‘polveri sottili‘ ha avuto una nuova impennata, favorita dall’assenza di piogge e venti, che non sono previsti neppure per i prossimi giorni, e in alcuni casi anche dall’esplosione dei fuochi d’artificio a Capodanno. Tornano quindi in vigore le limitazioni del traffico, estese dalle grandi citta’ a tanti comuni del circondario.
A Torino fermi da oggi, e almeno fino al 7 gennaio, anche i veicoli euro diesel 4: sul semaforo sulla qualita’ dell’aria si e’ acceso il colore arancione, simbolo di quattro giorni consecutivi di superamento della soglia massima di 50 microgrammi al metro cubo delle micropolveri.
Una situazione quasi cronica, d’inverno, sulla quale interviene oggi l’Ordine dei Medici provinciale, che chiede di affrontare l’annoso problema “con serietà e tempestività”.
Dall’analisi delle serie storiche dei dati fatta emerge che d’inverno il quadro non e’ mai migliorato negli anni: “La situazione dell’inquinamento atmosferico a Torino continua a essere critica. Il miglioramento delle concentrazioni di particolato negli ultimi due anni – affermano i medici – sembra attribuibile sostanzialmente all’aumento delle precipitazioni. In ogni caso nei semestri ottobre-marzo le concentrazioni medie di Pm10 non sono diminuite”.
L’esposizione prolungata allo smog – rimarca l’Ordine dei medici – è correlata a tante patologie, dal tumore al polmone al diabete. Il ‘Tavolo della qualita’ dell’aria’ che a Torino coinvolge il capoluogo e una ventina di altri comuni si riunira’ il 17 gennaio.
Nel frattempo, torna la stretta sul traffico privato, sul riscaldamento domestico e sullo spandimento dei liquami zootecnici nei campi agricoli. In Lombardia si applicano da domani le misure di 1 livello, nei comuni con oltre 30 mila abitanti e negli altri aderenti al protocollo, nelle 6 province di Milano, Monza, Cremona, Pavia, Bergamo e Como. In Veneto l’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpav), ha rilevato nelle zone di Rovigo, Este, Legnago e Cittadella il livello di allerta 1 ‘arancione’, ovvero quattro giorni consecutivi oltre la soglia limite di 50 microgrammi al metro cubo. In Emilia-Romagna l’allerta smog riguarda il Modenese, il Ferrarese e da domani si estendera’ al Ravennate, come ha rilevato l’Arpae.