Il riscaldamento globale preoccupa gli esperti: uno studio britannico ha valutato l’impatto del global warming sui decessi negli Stati Uniti. Ebbene, secondo i ricercatori un anno eccezionalmente caldo potrebbe portare a ben 1.601 morti in più per trauma negli Stati Uniti, come si legge su ‘Nature Medicine’.
Ad oggi le conseguenze sulla salute delle variazioni della temperatura globale sono state studiate nel contesto della diffusione di malattie infettive, disturbi cardiaci e polmonari e altre patologie croniche. Esistono però solo dati limitati su come potrebbero influenzare la morte dovuta a traumi e lesioni. Il team di Majid Ezzati dell’Imperial College London (GB) ha analizzato i dati di mortalità e le temperature nell’arco di 38 anni (1980-2017) in tutti gli Stati Uniti continentali.
Utilizzando gli scenari dell’Accordo di Parigi relativi a un aumento di 1,5 e 2,0 gradi C della temperatura, gli autori hanno sviluppato un modello computazionale per determinare in che modo le deviazioni mensili dalla media influenzino i decessi attribuibili a lesioni sia involontarie (annegamento, trasporto e cadute) che intenzionali (aggressione e suicidio). L’analisi è stata anche stratificata per fascia d’età e sesso. Gli autori hanno scoperto così che in un anno particolarmente caldo potrebbero esserci circa 1.601 morti in più solo negli Usa. Di questi decessi, l’84% si verificherebbe negli uomini, in particolare tra i 15 e i 64 anni.