Dopo le polemiche sull’invisibilità dei militanti per il clima africani, Greta Thumberg ha convocato oggi una conferenza stampa a Stoccolma in cui giovani attiviste del Kenya, Uganda e del Sudafrica hanno espresso la loro urgenza di uscire dall’ombra mediatica.
All’origine della controversia, c’è una foto in cui l’ugandese Vanessa Nakate, una 23enne laureata in business administration, ha posato con altri attivisti accanto all’adolescente svedese al World Economic Forum di Davos, ma non compariva poi nella foto quando è stata ritrasmessa con un’inquadratura ridotta da un’agenzia di stampa. Sottolineando che era l’unica africana e l’unica donna nera presente nella foto, aveva quindi denunciato su Twitter l’accaduto definendolo un atto di razzismo.
“Oggi teniamo questa conferenza stampa in modo che coloro che hanno bisogno di far sentire la propria voce possano condividere il loro messaggio con i media”, ha dichiarato Greta Thunberg a Greenpeace Svezia. “Oggi ci concentreremo sull’Africa perché la prospettiva africana rimane cosi’ poco pubblicizzata”, ha aggiunto. Finora, l’Africa è essenzialmente irreprensibile quando si tratta di cambiamenti climatici. Il continente ospita il 17 percento della popolazione mondiale e oltre un quarto delle sue nazioni, ma rappresenta solo circa il cinque percento delle emissioni di gas serra che spingono il pianeta verso l’aumento delle temperature.